
CHELSEA NAPOLI SCONFITTA A LONDRA – Napoli questa mattina si è svegliata con il sole. Un sole caldo come il cuore dei napoletani presenti ieri a Londra e di quelli nelle loro case sparse in ogni angolo del mondo.
Un sole napoletano simbolo di una nuova alba. Un alba che fan ben sperare , come le parole del patron azzurro a fine gara: “Questo è solo l’inizio”. Un alba che i napoletani volevano forse vedere più avanti perchè ieri una notte da sogno si è trasformata in incubo.
E’ tanta la rabbia dopo il risultato della gara giocata a Stamford Bridge ieri sera. Dopo la partita di andata la speranza di passare il turno era tanta
Gli uomini del tecnico di San Vincenzo erano partiti bene e nei primi 15’gioco stavano confermando quanto di buono era stato fatto in questo lungo cammino di Champions League
La rete del “dinosauro” Drogba è stata una sberla che ha riportato gli azzurri sulla terra dopo 20 minuti fatti di aggressività e ripartenze.
Ci ha pensato poi “il muro” l’altro “dinosauro” Terry a spezzare il sogno di 6 milioni di tifosi. Lo svizzero Inler ha provato a riaccendere le speranze partenopee ma il rigore di Lampard, altro “dinosauro” è stato il presagio della fine.
Ivanovic ha coronato l’incubo in una notte piena di episodi sfortunati. Un boccone amaro difficile da mandare giù.
Di buono c’è che il Napoli è stato più che vicino ai quarti di finale. Far parte delle prime otto squadre d’Europa avrebbe già chiuso la stagione. Ai partenopei resta l’amaro in bocca di una qualificazione sfiorata, agguantata e persa in una notte di Londra.
Stamattina, tanti tifosi azzurri, me compreso, si sono svegliati dall’incubo, storditi, tristi e amareggiati ma fieri di essere stati nell’elite del calcio e di aver giocato alla pari della terza potenza europea del calcio, almeno in termini economici.
Un plauso va a Roberto Di Matteo, reo di aver cambiato una squadra in 15 giorni. Una squadra che ha ritrovato i suoi “dinosauri” e che ha fermato con l’esperienza la corazzata di Walter Mazzarri. Napoli riparte da qui, con un anno di esperienza in più e con un gruppo che passerà comunque alla storia del calcio vesuviano.
I supporters azzurri devono già essere felici di aver passato il girone della morte ed aver sfiorato l’impresa con i Blues.
Michele D’Agostino