
DECRETO LIBERALIZZAZIONI – Oggi in Aula alla Camera dei Deputati, il governo ha posto la fiducia sul decreto legge liberalizzazioni. Come nelle precedenti occasioni il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, che ha parlato a nome del governo Monti, ha dovuto subire le contestazioni dell’opposizione. Si tratta della dodicesima questione di fiducia posta dall’esecutivo tecnico.
Il decreto, in seconda lettura alla Camera, deve essere convertito in legge entro il 24 marzo, pena la sua decadenza. Il testo su cui è stata posta la fiducia è lo stesso di quello già approvato in Senato e che era stato varato senza modifiche dalle Commissioni Finanze e Attività produttive di Montecitorio. L’esecutivo non ha dunque tenuto conto dei rilievi mossi oggi dalla Ragioneria dello Stato, secondo cui cinque norme del decreto non avrebbero copertura finanziaria.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha stigmatizzato il comportamento del governo, che non ha fornito comunicazioni sui rilievi della Ragioneria dello Stato. Fini ha espresso “rammarico” per “l’insensibilità del Governo” di fronte alle richiesta di Lega e Idv di un chiarimento a proposito della relazione della Ragioneria generale dello Stato.
Il Ministro Giarda ha risposto a Fini: “Prendo atto delle parole che lei ha voluto pronunciare sulla questione”.
Domani pomeriggio si terrà il voto di fiducia sul decreto, secondo il calendario stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il voto finale sul provvedimento ci sarà giovedì alle 19.30.
Redazione
Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan