Strage di Tolosa: polemiche sugli 007 francesi, Mohamed Merah era schedato dal 2010

RAID, le teste di cuoio francesi (Getty Images)

 

 

STRAGE DI TOLOSA – La strage di Tolosa e la morte del terrorista Mohamed Merah lascia una scia di polemiche nel Paese transalpino, alla vigilia delle elezioni presidenziali che potrebbero esserne influenzate a scapito di Nicolas Sarkozy. Il 24enne francese di origini algerine e sostenitore della jihad risultava schedato da anni, eppure ha ucciso sette persone. La strage poteva essere evitata? Quali colpe hanno gli 007 francesi? Mentre il governo si ripiega su se stesso, il ministro degli Esteri, Alain Juppè, promette che sarà fatta chiarezza in merito, mentre il ministro dell’Interno, Claude Gueant, ha assicurato che i giovani jihadisti presenti in Francia sono in tutto una ventina e vengono sorvegliati assiduamente, anche se secondo gli esperti è impossibile monitorarli 24 ore su 24 finchè non mostrano segni di pericolosità reale. Ma questo non sembra essere il caso di Mohamed Merah, di cui si conosceva la sua frequentazione dei campi di addestramento di Al Qaeda e che in Francia era stato segnalato per una quindicina di piccoli reati. Resta solo da chiarire se si trattasse di un lupo solitario o fosse legato ufficialmente a un’organizzazione terroristica

Fatto sta che Mohamed è stato descritto dagli agenti del RAID, le teste di cuoio francesi, come “una bestia furiosa” che “sparava come in un videogame” nonostante avesse trascorse 32 ore ad lata tensione, barricato in casa, deciso a morire con le armi in pugno. “L’assalto lo ha lanciato lui contro di noi” ha detto il capo dei reparti speciali, “una reazione incredibile, dopo 12 ore di silenzio. È uscito dalla porta già sparando, poi ha continuato facendo fuoco su tutto con più di un’arma, ha raggiunto il balcone, è saltato giù sempre continuando a sparare”. Finchè un cecchino appostato all’esterno del palazzo ha preso la mira ed ha messo fino a quello che per Mohamed sembrava forse un gioco estremo, un atto di follia in nome del fanatismo religioso.

 E pensare che dal 201o il giovane terrorista  era stato inserito nella ‘No fly list’, l’elenco delle persone non ammesse a bordo di aerei che volano da e verso gli Stati Uniti perchè sospettate di terrorismo. Peccato si tratti di una lista valida solo per gli Usa: lo scorso anno Merah ha compiuto un ultimo viaggio in Afghanistan, forse per perfezionare l’addestramento in vista del sanguinario progetto tolosiano.

 

Luigi Ciamburro

 

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