Lusi torna ad accusare la Margherita davanti ai Pm: I vertici del partito sapevano tutto

Luigi Lusi

LUSI ACCUSA VERTICI MARGHERITA – Dopo le dichiarazioni scottanti alla trasmissione di Michele Santoro, “Servizio Pubblico”, quando nella puntata dell’8 marzo scorso l’ex tesoriere della Margherita Luigi Luisi disse che “tutti sapevano tutto” a proposito della sottrazione dei rimborsi elettorali per milioni di euro, e che gli sono valse una querela da parte dei responsabili dell’ex partito Margherita-DL (confluito inseguito nel Pd), l’ex tesoriere ha rinnovato le accuse ai dirigenti dell’ex partito davanti ai Pm: “I vertici della Margherita sapevano”.

Luigi Lusi è indagato da alcuni mesi dalla Procura di Roma per appropriazione indebita di fondi dei rimborsi elettorali della Margherita, per un ammontare che secondo i Pm arriva fino a 20 milioni di euro. Ieri è stato interrogato dai magistrati e ha rinnovato le sue accuse.

“Ritengo del tutto illogico che i leader sapessero e approvassero le ruberie ai loro danni. Se Lusi ha fatto queste dichiarazioni segue una linea difensiva del tutto irragionevole”, ha replicato l’avvocato della Margherita Titta Madia.

Gli atti dell’inchiesta a carico dell’ex tesoriere sono stati secretati dalla Procura, tra essi è compresa anche la deposizione che Luigi Lusi rese nei mesi scorsi e in cui ammise le sue responsabilità nell’appropriazione del denaro, nel tentativo di ottenere un patteggiamento dietro la restituzione delle somme sottratte. In seguito, la Procura di Roma ha ordinato una serie di sequestri riguardanti le società immobiliari di Lusi, a cui è stato girato il denaro della Margherita attraverso una serie di bonifici bancari, e le ispezioni della Guardia di Finanza.

Il 5 aprile prossimo davanti al Tribunale dei Riesame sarà discusso  il ricorso presentato dagli avvocati di Lusi contro il sequestro di sei immobili (cinque a Capistrello nell’aquilano, uno ad Ariccia) e di due milioni di euro. Ma i difensori potrebbero di ritirare l’istanza.

Nell’inchiesta a carico dell’ex tesoriere della Margherita ed ex senatore del Pd (espulso dal partito e ora appartenente al gruppo misto) sono stati coinvolti anche i familiari di Luigi Lusi: la moglie, Giovanna Petricone, il cognato Francesco Giuseppe, e la nipote acquisita Micol D’Andrea. I reati loro contestati, a vario titolo, dalla Procura di Roma vanno dalla ricettazione, al riciclaggio, alla intestazione fittizia di beni.

Redazione

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