L’Eurogruppo aumenta il Fondo Salva Stati a 800 miliardi di euro

Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo

EUROGRUPPO FONDO SALVA STATI – Riunito oggi a Copenaghen, l’Eurogruppo (il consiglio dei Ministri dell’Economia e delle Finanze della zona euro) ha preso l’importante decisione di aumentare la dotazione del fondo “Salva Stati”, portandolo a 800 miliardi di euro.

“Nel suo insieme l’eurozona sta mobilitando un firewall complessivo di circa 800 miliardi di euro, più di mille miliardi di dollari”, è scritto nel comunicato dell’Eurogruppo. “L’attuale tetto di prestito di Esm/Efsf sarà aumentato a 700 miliardi, in modo che Esm e Efsf siano in grado di cooperare se necessario”, spiega il comunicato. L’Esm (European Stability Mechanism) è il fondo salva stati permanente che entrerà in vigore il primo luglio prossimo, mentre l’Efsf (European Financial Stability Facility) è il fondo salva stati temporaneo già attivo. La capacità di prestito combinata tra i due fondi sarà fissata dunque a 700 miliardi di euro. Nell’incremento del fondo “Salva Stati”, inteso nel suo complesso, sono inclusi i finanziamenti già mobilitati per i Paesi sotto programma di assistenza (come la Grecia).

A partire da metà 2013, quando il fondo salva stati temporaneo (Efsf) cesserà di esistere, il volume massimo di prestito del fondo permanente (Esm) “sarà di 500 miliardi”, mentre “il tetto combinato di Esm ed Efsf continuerà ad essere fissato a 700 miliardi di euro”. A questi si devono aggiungere le somme di “ulteriori 49 miliardi di euro dell’Efsm (il fondo della Commissione Ue, ndr) e 53 miliardi del meccanismo di prestito bilaterale per la Grecia, che sono già state impegnate per sostenere i Paesi attualmente sotto programma”, precisa il comunicato dell’Eurogruppo.

L’Esm diventerà il “principale strumento per finanziare nuovi programmi” di assistenza “a partire da luglio 2013“, mentre l’Efsf “di regola, resterà attivo solo nel finanziamento dei programmi che sono cominciati prima di quella data”, anche se “per un periodo di transizione, sino a metà 2013, si può impegnare in nuovi programmi, per assicurare una piena capacità di nuovi prestiti da 500 miliardi” di euro.

I Ministri delle Finanze dell’eurozona hanno poi confermato la decisione di anticipare il pagamento delle quote di capitale dell’Esm: “Due tranche saranno pagate nel 2012, la prima a luglio, la seconda entro ottobre”, le restanti saranno pagate rispettivamente nel 2013 e nella prima metà del 2014. “Il pagamento sarà ulteriormente accelerato se necessario, per garantire un rapporto del 15% tra le quote di capitale e le emissioni dell’Esm”, spiega l’Eurogruppo.

Redazione

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