
LAVORO: AUMENTANO INATTIVI – E’ sempre più drammatica la situazione lavorativa degli italiani. E il peggio deve ancora arrivare, visto che si prevede un aumento della disoccupazione fino al 10% nel 2013. Queste drammatiche condizioni spingono molti italiani a non cercarlo nemmeno un lavoro, scoraggiati in partenza. E il loro numero aumenta. E’ quanto ha rilevato l’Istat, certificando che nel 2011 gli italiani inattivi ma disponibili a lavorare sono 2 milioni 897 mila, in aumento del 4,8% (+133 mila unità) rispetto al 2010.
Rispetto alla forza lavoro il dato degli inattivi cresce dall’11,1% del 2010 all’11,6% del 2011, più di tre volte superiore alla media europea, che è del 3,6%.
Questa inattività è dovuta in gran parte allo scoraggiamento: circa 1,2 milioni di persone, il 43% degli inattivi, hanno rinunciato a cercare un lavoro perché sono convinte di non riuscire a trovarlo.
Il dramma di questa situazione è ben rappresentato dal fatto che in Italia coloro che non cercano un impiego sono di più di coloro che risultano disoccupati in senso stretto (cioè che sono iscritti ai Centri per l’Impiego e sono dunque alla ricerca di un lavoro), che nel 2011 sono 2 milioni 108 mila.
Diversamente vanno la cose in Europa, dove i disoccupati, nel dato medio, sono più del doppio degli inattivi.
Per quanto riguarda invece coloro che cercano lavoro, ma non sono disponibili a lavorare, dunque risultano inattivi, il dato cala a 121 mila unità, -4,4%.
Sommando la forza lavoro potenziale ai disoccupati, si arriva in Italia a circa 5 milioni di persone impiegabili nel processo produttivo, ma che ne sono escluse.
Redazione
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