Myanmar: da mercoledì Aung San Suu Kyi sarà in Parlamento

Aung San Suu Kyi (getty images)

MYANMAR: SVOLTA PER IL PARLAMENTO – E’ stata annunciata poco fa dai membri del gruppo politico d’opposizione birmano Lega Nazionale per la Democrazia la decisione di prendere parte alle sedute parlamentari e superare l’impasse del giuramento. Il partito, guidato dal premio Nobel Aung San Suu Kyi, si è reso protagonista di una storica vittoria alle elezioni suppletive che si sono svolte nel Paese il 1 aprile scorso, ma,nonostante ne avesse il diritto, non si è insediato all’interno dell’istituzione parlamentare perché i suoi membri, prima fra tutti la San Suu Kyi, si sono opposti alla consuetudine che prevede per i deputati di fare promessa sulla Costituzione.

Aung San Suu Kyi ha fatto sapere agli organi di stampa che si recherà nella capitale del Myanmar, Naypytaw, mercoledì prossimo. La scelta della premio Nobel e del suo gruppo politico è arrivata grazie al raggiungimento di un patto con il presidente della Camera, Thura Shwe Mann, che ha allentato i termini della cerimonia e con tutta probabilità casserà dal discorso d’insediamento  le parti incriminate.

La sforzo per superare la disputa che impediva alla Lega Nazionale per la Democrazia di partecipare alle attività del Parlamento è un altro importante passo avanti per il Myanmar verso il superamento del regime di tirannia. Senza dubbio hanno contribuito alla scelta e al patto stipulato dalle due parti in campo i contatti intrattenuti negli ultimi giorni con alcuni membri della comunità internazionale. Prima la visita di Catherine Ashton, Alto responsabile di politica estera per l’Unione Europea, la quale aveva comunicato l’abolizione del sistema di sanzioni in vigore fino a quel momento per la Birmania; oggi la visita del Segretario Generale ONU, Ban Ki-moon, il quale ha invitato l’occidente ad impegnarsi con ancor più determinazione per favorire la transizione politica del Myanmar verso l’instaurazione di una democrazia.

 

Redazione online