Il ministro Giarda all’assalto degli sprechi: aumento della spesa sanitaria a scapito dell’Istruzione

Piero Giarda

GIARDA CONTRO SPRECHI – Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, si è scagliato duramente contro gli sprechi nei servizi pubblici in Italia. “In 30 anni i costi di produzione dei servizi pubblici sono aumentati del 30% in più rispetto ai costi di produzione dei servizi privati”, ha detto Giarda. Una vera e propria “maledizione”, ha commentato il ministro, nel corso di un’audizione sulla spending review davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

I servizi pubblici sono “condannati a una dinamica più costosa rispetto ai consumi privati e porta all’inevitabile aumento, che viene pagato con le tasse”, ha spiegato il ministro; tuttavia “l’irresponsabilità finanziaria è un tratto caratteristico del nostro Paese”, ha precisato.

Giarda ha messo sotto accusa la differenza tra spese ed entrate gestita dalle amministrazioni locali, puntando il dito soprattutto nei confronti della spesa sanitaria delle Regioni. “Dietro la spesa sanitaria, affidata alle regioni, c’è una struttura politica forte e interessi coalizzati delle industrie di farmaci e di beni e attrezzature”, ha detto il ministro.

Il ministro ha quindi aggiunto che l’aumento dei costi della Sanità è stato pagato dal settore dell’Istruzione: “E’ come se la crescita della spesa sanitaria fosse stata pagata dalla riduzione della spesa per la scuola, con altre aggiunte”. Giarda ha ricordato, infatti, che la spesa sanitaria è cresciuta dal 32% al 37%, mentre quella per l’istruzione è scesa dal 23% al 18%.

Redazione

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