Valter Lavitola resta in carcere, il Tribunale del Riesame di Napoli ha respinto il ricorso della difesa

Valter Lavitola

LAVITOLA CARCERE – Lavitola resta in carcere. Stamane è stata confermata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte della dodicesima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli. L’uomo, in carcere dal 16 aprile, si è visto respingere il ricorso da parte della difesa dopo che i pm Henry John Woodcock, Francesco Curcio e Vincenzo Piscitelli si erano opposti alla revoca della misura cautelare.

L’ex direttore dell’Avanti è stato indagato per presunte irregolarità nella gestione dei contributi pubblici all’editoria, oltre che per una presunta corruzione internazionale a panama.

Sui 5 milioni di euro che Valter Lavitola avrebbe chiesto all’ex premier Silvio Berlusconi, l’ex direttore dell’Avanti ha spiegato qualche settimana fa ai Pm che non si è trattato di un ricatto, bensì di “un debito di riconoscenza”. “Se avessi avuto la possibilità o la volontà di ricattarlo, lo avrei fatto per avere un incarico politico… ho sempre avuto il sogno di fare il parlamentare”, ha spiegato Lavitola ai magistrati.

Volevo fare una scorta finanziaria che mi fosse sufficiente a poter chiudere questi contratti”, quelli nel settore della pesca in Sud America, ha precisato l’ex direttore dell’Avanti, negando che i soldi chiesti a Berlusconi fossero in cambio del suo silenzio sul presunto giro di escort che Gianpaolo Tarantini avrebbe organizzato nelle residenze dell’allora Presidente del Consiglio.

“Mi sarei aspettato in tutta onestà che Berlusconi si fosse fatto vivo lui, tramite terze persone per dire ‘cosa vuoi?’“,

Redazione online

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