Camera: il Pdl fa ostruzionismo sul ddl anti-corruzione

Palazzo Montecitorio

CAMERA: DDL ANTI CORRUZIONE – Durante la seduta odierna delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, in cui si sta discutendo il disegno di legge anti corruzione, si è votato in un’ora e mezzo su un solo subemendamento per via dell‘ostruzionismo del Pdl. Gli esponenti del partito di Silvio Berlusconi si sono iscritti in massa a parlare tirando alla lunga la discussione e hanno chiesto al governo di rivedere il suo orientamento sui pareri dati ai subemendamenti presentati sull’emendamento del ministro della Giustizia Paola Severino. Pd, Idv, Udc e Fli hanno accusato il Pdl di “ostruzionismo”, mentre la presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, si è detta “preoccupata”.

La riunione congiunta delle due commissioni della Camera è iniziata oggi con il lungo intervento del capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, che ha tenacemente respinto l’intenzione del suo partito di voler fare ostruzionismo, ricordando la travagliata vicenda dell’iter parlamentare del ddl, con rinvii non richiesti dal Pdl. Costa ha denunciato una “pressione” sul Pdl che avrebbe l’obiettivo di “strozzare il dibattito”, quindi ha chiesto al Governo di rivedere la decisione di rimettersi all’Aula su numerosi subemendamenti, soprattutto su quelli che riguardano i termini di pena per i reati contro la pubblica amministrazione. Nel corso dei lavori delle commissioni sono stati numerosi gli interventi degli esponenti del Pdl che hanno occupato la discussione.

Il governo, presente con il sottosegretario alla Giustizia Salvatore Mazzamuto, ha comunicato che non avrebbe modificato i suoi orientamenti.

Alla fine, l’unico voto che è stato espresso riguarda il subemendamento 500.111 del deputato del Pdl Francesco Paolo Sisto, che proponeva la riduzione della pena minima per il reato di peculato e che è stato bocciato con 32 voti contrari e 23 a favore, mentre la Lega si è astenuta.

E’ in atto un ostruzionismo becero“, ha accusato il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. “Il Parlamento – ha continuato – viene usato per assicurare l’impunità anche nella prossima legislatura mentre la corruzione è imperante e c’è bisogno di provvedimenti di maggior rigore. Abbiamo impiegato una mattinata per discutere un solo emendamento, per giunta per chiedere la riduzione della pena per il peculato. Si raggiunge la volgarità e la connivenza”.

Redazione

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