
INDIA: CASO MARO’ – Questa sera, finalmente, i marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti in India dalla metà dello scorso febbraio con l’accusa di aver ucciso ingiustamente due pescatori indiani, sono stati rilasciati su cauzione. I due hanno appena lasciato la Borstal School di Kochi, dove erano stati trasferiti pochi giorni fa, dal carcere di Trivandrum, ed ora si stanno dirigendo verso un albergo della stessa città indiana.
La libertà su cauzione era stata concessa ai due militari il 30 maggio scorso dall’Alta Corte del Kerala, diventando effettiva oggi con l’adempimento delle garanzie richieste dalla Corte: il deposito di dieci milioni di rupie (143.000 euro) per ciascun marò, la designazione per loro di due garanti indiani e l’individuazione di una residenza entro un raggio di dieci chilometri dal commissariato di polizia di Kochi.
Il tribunale di Kollam, dove si è aperto oggi il processo ai militari italiani, ha accolto i documenti e le garanzie relativi alla concessione della libertà su cauzione, che poi sono stati trasmessi all’Alta Corte del Kerala, a Kochi.
La nuova udienza del processo ai marò, per l’uccisione dei pescatori indiani scambiati per pirati, è stata fissata dal tribunale di Kollam (competente per territorio) al prossimo 18 giugno. In quell’occasione Latorre e Girone avranno a disposizione degli interpreti per poter seguire il dibattimento in italiano. Il processo si è aperto in seguito alla presentazione delle accuse da parte della polizia del Kerala, che ha chiuso le indagini sul caso nella seconda metà di maggio. La autorità dello Stato del Kerala, dove al largo delle coste è avvenuto lo scontro a fuoco in cui hanno perso la vita i due pescatori indiani, hanno sempre rivendicato la propria competenza giurisdizionale sul caso; mentre il governo italiano rivendica la competenza italiana, in quanto l’episodio si è verificato in acque internazionali.
Lo scorso 29 maggio l’Alta Corte del Kerala aveva respinto il ricorso italiano sulla giurisdizione. Un analogo ricorso, presentato dal governo italiano, è attualmente pendente davanti alla Corte Suprema di Nuova Delhi.
Valeria Bellagamba
Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan