
SPAGNA: IN PIAZZA I DIPENDENTI PUBBLICI – I dipendenti pubblici sono tornati in piazza oggi in Spagna, dopo le violentissime cariche che la polizia ha riservato mercoledì scorso ai minatori nel corso di una protesta contro i tagli apportati dal governo ai sussidi, per manifestare il loro dissenso nei confronti delle nuove misure d’austerity varate da Mariano Rajoy e il suo esecutivo. La perdita della tredicesima, la diminuzione dei giorni di ferie e dei permessi sindacali, l’aumento dell’Iva che pesa sulle finanze della cosiddetta classe media, queste sono le tematiche portate nelle strade di Madrid oggi. I lavoratori, intenzionati a dare battaglia, hanno attraversato le trafficate vie del centro e si sono radunati nel piazzale antistante Puerta del Sol, dove coralmente hanno chiesto le dimissioni della presidente della Comunidad de Madrid, Esperanza Aguirre ed hanno intonato slogan contro l’austerity proposta a livello centrale da Rajoy.
Tra turisti e giornalisti stranieri, i dipendenti pubblici hanno interagito con la polizia ricordando ai funzionari delle forze dell’ordine che i tagli riguarderanno anche il loro lavoro e le loro vite. Nessuno scontro si è registrato.
“Non staremo con le mani in mano mentre ci privano dei nostri diritti”, ha detto a gran voce un rappresentante del CSIF, uno dei sindacati promotori della protesta. Tutte le organizzazioni sindacali che hanno aderito alla manifestazione, oltre al CSIF il CC OO e l’UGT, sono concordi nel sostenere che la manovra di risparmio decisa dal governo affliggerà la base della società spagnola, lasciando indenne la classe alta e benestante.
Assieme agli altri dipendenti pubblici, hanno protestato i funzionari del Tribunal Supremo e della Audiencia Nacional, i quali, riconoscibili perché indossavano delle magliette gialle, si sono radunati sotto la sede del PP, il partito di Rajoy.
Redazione online