LEGA NORD – Umberto Bossi non ha nessuna intenzione di arrendersi, anche dopo il gentile invito di Roberto Maroni a farsi da parte, dal momento che il suo ruolo è ormai secondario e simbolico. Il Senatur non ci sta ad abbandonare nelle mani del nuovo segretario il suo gioiello creato con le proprie mani, ribadisce per l’ennesima volta che il capo è lui e che “i cani piccoli” possono anche “abbaiare tanto” ma “non fanno paura”. Parole dure, che sembrano però non scalfire il nuovo segretario del Carroccio che fa orecchie da mercante e si limita a ricordare che “il congresso ha deciso” e che la questione per lui si è chiusa lì. Ma il Senatur insiste ancora, e a stretto giro ricorda a Maroni che fare il segretario “non è una funzione di potere” e che la leadership “la decide la gente ogni giorno”, ma per il momento allontana l’ipotesi di una scissione che nuocerebbe alla Padania intera.
Ieri Umberto Bossi è tornato a Roma dopo settimane di assenza, giustificandosi con il fatto di preferire fare la guerra “sulle Alpi” anzichè nella Capitale. E sul ritorno in campo di Silvio Berlusconi ha commentato: “Non ho capito se è tornato veramente in campo” ed in merito ad una possibile alleanza Pdl-Lega in vista del 2013 il senatur risponde: “troppo presto per parlarne ora”. E poi ha lanciato un avviso all’ex alleato di governo: “Come si è fatto vivo, la magistratura lo ha mazzolato subito… Deve stare attento a quel che fa…”.
Redazione
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