
IDV – Le elezioni politiche del 2013 da alcuni sono viste come l’addio al governo tecnico e il ritorno alla politica, da altri come un fossato in cui l’Italia rischia di cadere, da altri ancora (poteri economici e buona parte della politica) sono un guaio. “Per questo, stanno tentando in tutti i modi di svuotarle di ogni reale significato – ha dichiarato Antonio Di Pietro – prefigurandone il risultato alla faccia degli elettori”. Le finte maggioranze sono in agguato e per agevolarle si sta pensando ad una legge elettorale a pennello. “Le urne dovrebbero essere una vuota formalità, esaurita la quale si tornerà a questo stesso governo, o a un altro quasi identico, sostenuto dalla stessa finta maggioranza e con lo stesso potere di condizionamento e di interdizione lasciato a Berlusconi – ha sottolineato il leader di Italia dei valori -. Per lui un risultato simile significherebbe essere miracolato. Lo sa benissimo, e proprio a questo mira con la sceneggiata della sesta “discesa in campo”.
“La riforma elettorale, a cui stanno pensando, non serve a restituire agli elettori il diritto di scegliere i loro rappresentanti – ha avvertito l’ex pm -. La verità, però, è che vogliono una legge che permetta ai partiti di avere le mani libere e di fare, dopo le elezioni, quelle alleanze che prima delle elezioni non oserebbero mai confessare ai loro elettori”. E così, secondo Di Pietro, la discesa in campo del Cavaliere nasconderebbe una nuova maggioranza che offra il proprio sostegno a un nuovo governo Monti.
Ma “il Paese non si può più permettere di aspettare questi giochini di palazzo, poiché è precipitato nel tunnel di una crisi economica della quale non si vede né prevede l’uscita – ha dichiarato il segretario di Idv -. E i tecnocrati al governo non sanno che pesci pigliare. Lo confermano anche i dati dell’Indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro: descrivono un’Italia dove su dieci assunti solo due sono a tempo indeterminato. Per gli altri il posto fisso è una chimera e devono subire l’umiliazione del lavoro precario”. Ma alle prossime elezioni potrebbe esserci il risveglio del popolo italiano, ormai stanco di subire continue vessazioni: “Chi pensa di fregare così i cittadini e gli elettori” ha “fatto male i suoi conti, perché si possono prendere per i fondelli poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo. Ma non si può prendere per i fondelli impunemente, e a lungo, un intero popolo. Per certi giochini il tempo è definitivamente scaduto”.
Redazione
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