Gli scienziati che cuciono gli occhi ai gatti per fare esperimenti…

Il Daily Mail ci riferisce di una serie di esperimenti condotti sui gattini ai quali sono stati addirittura cuciti gli occhi per alcune sperimentazioni. Questo trattamento ha gettato nello sconforto numerosi attivisti per i diritti degli animali che hanno definito la pratica “inaccettabile e crudele”.

L’unione britannica per l’abolizione della vivisezione, fiera oppositrice dei test sugli animali, ha detto che i test che hanno portato alla cucitura degli occhi dei gattini, finalizzati alla comprensione delle malattie che colpiscono gli occhi degli infanti potevano essere condotti anche sugli esseri umani. L’università di Cardiff ha risposto che non è possibile effettuare il test con animali diversi dai gatti. Comunque è stato confermato che si è pensato a tutto per ridurre al minimo la sofferenza dei mici.

I gatti vengono utilizzati negli esperimenti sugli occhi in quanto i loro organi sono simili a quelli umani. Alla nascita poi sono ancora “deboli” e vengono migliorati grazie alle connessioni con le cellule cerebrali. Questo processo si ha anche negli umani ed è conosciuto con il nome di Ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”, malattia che può portare alla riduzione della vista o alla cecità da un occhio. Lo studio prevedeva l’allevamento dei gattini fino all’età di un mese. Dopo questo periodo sono stati operati in anestesia generale per chiudere i loro occhi in un periodo da due a sette giorni.

Altri 11 gattini sono stati cresciuti con la loro mamma nella totale oscurità per le prime 12 settimane mentre altri 15 gatti sono stati allevati fino all’età di un anno. I 31 gatti sono stati anestetizzati, operati e le loro attività cerebrali monitorate per capire come si era sviluppata la loro vista prima del “buio”. Se dagli attivisti si sottolinea la crudeltà gratuita della ricerca, gli scienziati spiegano invece che è stato fatto tutto con la massima precauzione. Ma alla fine sarà giusto chiudere gli occhi a un gatto per capire come funziona il suo cervello?

 

Fonte: www.giornalettismo.com