Caso stabilimento Ilva: il Codacons presenta un esposto per estendere le indagini alle istituzioni

Stabilimento Ilva

CASO ILVA CODACONS – Continua la tensione in Puglia dove continuano a manifestare gli operai dello stabilimento Ilva di Taranto. Da una parte ci sono infatti questi che pretendono di conservare il proprio posto di lavoro e dall’altra invece ci sono sempre quest’ultimi e il resto dei cittadini che pretendono maggiori garanzie. Ieri sono iniziate le procedure per apporre i sigilli al cuore dell’impianto con l’arrivo a Taranto dei custodi nominati dal gip che avranno il compito di “avviare le procedure tecniche per il blocco delle specifiche lavorazioni e per lo spegnimento”.

La maggiore preoccupazione è causata dal grave stato di contaminazione dell’intera area. Proprio per questo motivo l’associazione dei Consumatori, Codacons, ha presentato alla Procura di Taranto, stamane, un esposto in cui ha chiesto di estendere le indagini anche nei confronti dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute, oltre che degli enti locali territorialmente competenti.

Il Codacons nella denuncia ha fatto sapere: “La gravissima omissione delle istituzioni italiane, centrali e locali consistita nel non aver dato alcun allarme ufficiale ma soprattutto il mancato seguito da parte delle Autorità competenti, di un’adeguata campagna di informazione rivolta ai cittadini coinvolti e le azioni e gli interventi previsti nonché la violazione del principio di precauzione ripetutamente connessa al principio di informazione a favore della popolazione, appare indice di negligenza grave considerato che solo la conoscenza può consentire di adottare sistemi di prevenzione”.

Redazione

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