
USA: IL TEA PARTY METTE IN DUBBIO LA PARTECIPAZIONE ALLA CONVENTION REPUBBLICANA – Si avvicinano sempre di più le elezioni presidenziali americane in programma per il novembre prossimo, ma pare non sia ancora definitivo l’assetto politico che caratterizzerà il contesto elettorale. Almeno per quanto riguarda il Partito Repubblicano che a partire dal 27 agosto prossimo terrà la propria convention a Tampa, in Florida e in quest’occasione ufficializzerà la candidatura di Mitt Romney. Ciò che lascia perplessi o quantomeno insicuri rispetto al panorama politico in casa repubblicana è il coinvolgimento del Tea Party, il movimento ultra conservatore che spalleggia il Partito ma chiede continue svolte in chiave tradizionalista.
Sulla partecipazione alla convention di Tampa da parte degli attivisti del Tea Party i dubbi sono innumerevoli. Di sicuro c’è che, se è vero che il movimento ha spalleggiato i repubblicani nel corso di tutte le primarie ed in varie occasioni della prima parte di campagna elettorale, è altrettanto vero che i Tea Partier non riconoscono in Romney il candidato ideale e colgono spesso occasione per criticarlo perché poco in linea con i principi conservatori.
Ecco quindi che molti membri del movimento hanno già spostato la loro attenzione dai battibecchi interni al Partito Repubblicano e sono invece concentrati sul ruolo che il loro stesso gruppo politico potrà esercitare all’interno della corsa elettorale per poter poi accrescere l’influenza.
“Il Tea Party non è interessato ai cocktail party alla moda assieme ai dirigenti del Partito Repubblicano”, ha detto in maniera eloquente Adam Brandon, vicepresidente di FreedomWorks, un gruppo con sede a Washington del movimento conservatore.
Redazione online