Crisi: un 2012 insostenibile per gli italiani, alle stelle i tassi sui mutui

Vendesi

CRISI TASSI MUTUI – I mutui sono sermpre più cari. Nel mese di maggio 2012 il tasso d’interesse sui prestiti alle famiglie è pari al 4,12% (+103% anno). Un dato allarmante dato che in pratica equivale a dire che gli italiani devono pagare il 30,9 per cento del proprio reddito. Confartigianato ha spiegato che le compravendite sono calate del 17,8 per cento e che l’edilizia è in profonda crisi con un taglio di unità pari a 97.800 posti.

Tra il mese di giugno del 2011 e quello del 2012 le imprese edili, pari attualmente a 899.602, hanno visto un calo dell’1,36 per cento. Una diminuzione che ha interessato anche le imprese artigiane, pari a 577.588 unità, la fetta più consistente dell’intero settore (64,2%). Nello stesso lasso di tempo anche l’occupazione ha risentito della crisi, infatti è stato registrato un calo del 5,1 per cento, pari a 97.800 posti di lavoro in meno.

A causa di tutte le spese che colpiranno i consumatori in questo 2012, le famiglie italiane si troveranno a fare i conti con una spesa da 2.333 euro in più rispetto al 2011. A comunicarlo è stato il calcolo di Adusbef e Federconsumatori che hanno parlato di “aumenti insostenibili”. In percentuale il rincaro maggiore è quello del trasporto pubblico locale, che quest’anno, secondo le associazioni, registra un’impennata fino al 30% pari ad un incremento di 48 euro. A due cifre anche l’aumento della luce (+21%, pari a 110 euro), del gas (+11%, pari a 113 euro) e dei rifiuti (+11%, pari a 63 euro). In termini assoluti sono invece gli alimentari a registrare l’incremento maggiore (+392 euro), seguiti dai carburanti (+276 euro). Per quanto riguarda l’Imu comporterà una spesa pari a 405 euro per la prima casa.

In merito l’associazione dei consumatori ha spiegato: “Sono aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi. E’ ora di puntare sul rilancio: ripresa della domanda, liberalizzazioni e investimenti per innovazione e sviluppo tecnologico dovranno essere le direttive di marcia del governo”.

Luca Bagaglini

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