Caso Arafat: autorizzate le analisi su tessuti del cadavere per cercare il polonio

Yasser Arafat

ARAFAT: SI CERCA ANCORA POLONIO – Il laboratorio di ricerca svizzero che ha scoperto la presenza di elevate quantità di polonio tra i vestiti del deceduto premier palestinese Yasser Arafat continuerà con le sue indagini e si spingerà fino ad esaminare i resti del cadavere del politico, per provare a capire se veramente l’uomo è stato avvelenato, come molti sono portati a pensare dopo le recenti scoperte.

Il permesso di effettuare controlli sui tessuti umani di Arafat è stato dato dalla vedova, la quale tempo addietro aveva lavorato con l’emittente Al Jazeera commissionando all’istituto di ricerca del Centro Universitario Ospedaliero di Losanna il lavoro preliminare di analisi su alcuni capi di vestiario appartenuti a leader. Dopo il ritrovamento del polonio e la conseguente polemica che è seguita, è stata la stessa Autorità Palestinese a concedere agli esperti del laboratorio il permesso per prelevare parti dal cadavere. Anche l’attuale presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha fatto esplicita richiesta che le indagini scientifiche continuino.

Lo scorso 31 luglio, Suha Arafat, la vedova del politico, assieme a sua figlia, aveva presentato denuncia legale contro anonimi per avvelenamento con materie radioattive. La denuncia era stata presentata in Francia perché Arafat era deceduto in un ospedale di Parigi nell’ormai lontano 2004.

 

Redazione online