Fiat: ritardi nella produzione e rischi per gli stabilimenti

Sergio Marchionne

FIAT: CRISI E RITARDI – Tanti punti interrogativi per la produzione Fiat dei prossimi mesi e, in particolare, dubbi sulla fabbricazione e commercializzazione della nuova Punto. E’ quanto emerge da alcune notizie di agenzia diffuse da Radiocor, secondo le quali sarebbero alte le possibilità di uno slittamento nella produzione e nell’ideazione di nuove vetture da parte della casa automobilistica torinese. La causa degli eventuali ritardi sarebbe, al solito, la crisi economica e la difficile situazione del mercato di compravendita italiano.

L’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, si pronuncerà il prossimo ottobre e solo in quell’occasione farà sapere con certezza quali saranno gli investimenti dell’azienda, quali le innovazioni e quali gli stabilimenti che conserveranno la loro operatività.

La questione della Fiat Punto è controversa: in un primo momento l’inizio della produzione del nuovo modello di veicolo era stato fissato per il 2013, ma a quanto pare è quasi certo uno slittamento al 2014 o oltre.

Le conseguenze di questi ritardi, secondo Fiat imposti dai mercati, potrebbero riversarsi sui lavoratori. Gli stabilimenti Fiat, considerata anche la propensione dell’attuale dirigenza ad investire in strutture produttive estere per approfittare della manodopera a basso costo nonostante i numerosi finanziamenti ricevuti anche dallo Stato per creare occupazione e crescita in Italia, potrebbero essere a rischio. Soprattutto si pensa alla struttura di Cassino, che al momento ha i tassi più bassi di produzione e che potrebbe subire un accorpamento con un altro stabile.

 

Redazione online