
CONFLITTO IN AFGHANISTAN – Nel corso della mattinata oggi, in Afghanistan la caserma italiana denominata “Tobruk” che ha sede a Bala Boluk, nel sud del Paese è stata colpita da un missile lanciato dai dissidenti che combattono contro le forze NATO in zona e, per una questione puramente casuale, è rimasto inesploso provocando solamente tre feriti tra i militari di stanza nel posto. Il fatto ha coinvolto il Reggimento Cavalleggeri Guide proveniente da Salerno, gruppo di soldati che occupano l’edificio adibito a caserma ed è avvenuto quando sul posto erano circa le 10 di mattina (in Italia erano appena le 7 e 30).
I feriti sarebbero in totale tre, secondo quanto ha riferito il colonnello Francesco Tirino, e nessuno dei tre sarebbe in pericolo di vita, dato che non è stato il missile a colpire direttamente gli uomini, ma le contusioni sono state provocate dal sollevamento di pietre dal terreno. Sembra che due tra i feriti non abbiano riportato altro che lievi ammaccamenti e siano stati medicati nel luogo della base adibito ad infermeria. L’altro ferito invece sarebbe in condizioni leggermente più gravi e, a causa del trauma subito al torace, è stato condotto all’ospedale militare di Farah, gestito dagli americani.
Per evitare problemi di qualsiasi tipo, il razzo lanciato all’interno della struttura è stato fatto esplodere dagli artificieri militari e la zona è stata messa al sicuro da eventuali esplosioni o ripercussioni. Questo non è il primo attacco registrato dai militari del salernitano, i quali sabato scorso hanno partecipato ad uno scontro a fuoco con alcuni dissidenti locali che li avevano presi di mira mentre stavano lavorando per disinnescare una bomba in strada. La zona in cui i soldati del battaglione agiscono è infatti tra le più problematiche e pericolose del Paese. Farah dovrebbe essere, a detta degli esperti, al centro di un territorio di intenso conflitto economico, sociale e militare legato agli introiti della coltivazione di papavero da oppio.
Redazione online