RAPPORTO OCSE: LA SCUOLA ITALIANA NON VA – Non è positiva la situazione della scuola e dell’università italiane, secondo quanto riferito da una ricerca dell’Ocse condotta in materia d’istruzione. Vari sarebbero, secondo l’organizzazione internazionale, i punti dolenti per quanto riguarda la scuola italiana.
In primis l’anzianità degli insegnanti dei vari istituiti, la quale sarebbe troppo elevata e ben al di sopra della media tra i paesi censiti nel rapporto. E’ da ricordare a tal proposito che in Italia il fenomeno del precariato scolastico è talmente diffuso che tutt’altro che rari sono i casi di precari che non riescono ad entrare in ruolo neanche raggiunti i quaranta o cinquant’anni d’età. In secondo luogo, la spesa pubblica che il governo destina all’istituzione scolastica sarebbe ridotta se rapportata a quella versata dai governi di altri paesi equiparabili all’Italia per situazione economica.
Problemi sono stati registrati dall’Ocse anche sul fronte universitario. In particolare è emersa ancora una volta la carenza di possibilità lavorative per i laureati che caratterizza il mercato occupazionale nel nostro Paese. Questa stessa tendenza contribuisce ad accrescere un altro triste fenomeno, anch’esso indicizzato dall’Ocse, quello crescente dei cosiddetti NEET (Not in Emloyement Education or Training). Un quarto dei giovani italiani che hanno dai 14 ai 29 anni, si troverebbero infatti in una condizione in cui non lavorano e non studiano.
Redazione online