PDL – In una lettera inviata al ‘Corriere della Sera’ il segretario del Pdl, Angelino Alfano, spiega il progetto politico futuro e ricorda i risvolti positivi del precedente Governo Berlusconi. Alfano prevede due schieramenti ‘ideali’ alle prossime elezioni: “Da un lato, una sinistra legata alla Cgil, alla logica del ‘tassa e spendi’, al massimalismo di Sel e Idv; dall’altro, la nostra impostazione ‘meno debito, meno spesa, meno tasse’. Resta questa la migliore ricetta per il Paese”.
Il Pdl rivendica un ruolo storico nella storia degli ultimi anni, la cui importanza è ancora dimostrata dai sondaggi che danno il partito al 20% delle preferenze. Ma non mancano piccoli rimproveri: “È chiaro – prosegue Alfano nell’epistola – che se sostenessimo di ‘avere fatto e tutt’ e di ‘avere fatto tutto bene’, non saremmo calati nella realtà attuale”. Ma il segretario politico del Pdl rivendica “conquiste, legate alla discesa politica di Silvio Berlusconi, incancellabili”, e che dunque non possono essere liquidate “con un tratto di penna”. Tra queste, “la scelta diretta dei governi da parte degli elettori; la volontà di edificare un fronte unico dei moderati e dei riformatori alternativi alla sinistra; la modernizzazione del modo di fare politica, senza considerare le tante riforme e opere pubbliche di questi anni”.
D’altronde se l’ex premier Berlusconi ha fallito la colpa è da imputare soprattutto a magistratura e stampa. E conclude: “Abbiamo lavorato e lavoriamo per evitare all’Italia commissariamenti esterni e avviare una prima riduzione della pressione fiscale. E’ sufficiente questo lavoro svolto negli ultimi mesi per dire che il Popolo della Libertà c’è? Io dico di sì. Noi ci siamo”.
Redazione
Con Direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan