Berlusconi: l’euro? Un grande imbroglio

Berlusconi parla della crisi dell'euro (Getty Images)

BERLUSCONI EURO – Intervenendo alla presentazione del libro di Renato Brunetta dal titolo “Il grande imbroglio”, l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha parlato anche della crisi dell’eurozona e di come è stata gestita.

“Il grande imbroglio non è il governo tecnico, il grande imbroglio è l’euro”, ha detto Berlusconi, poiché la moneta unica europea “non ha alle spalle una banca centrale di sostegno“. La Bce non può infatti stampare moneta e così non possono fare gli Stati dell’Eurozona.

Parole di critica sono poi state rivolte dall’ex premier al fondo salva Stati ESM (European Stability Mechanism – Meccanismo europeo di stabilità). Per poter accedere alle somme dell’Esm, ha spiegato Berlusconi, uno Stato deve sottoscrivere un memorandum “che contiene tutte le norme di austerity che un Paese si deve impegnare ad applicare e queste norme portano l’economia al collasso, introducono l’economia dentro una spirale recessiva di cui non si vede la fine. Quindi questo fondo non potrà funzionare“.

Berlusconi ha accusato la Germania di essere stata poco solidale nella gestione della crisi europea, avvantaggiandosi inoltre dei bassi tassi di interesse sui propri titoli di Stato, che hanno fatto confluire il denaro dai Paesi dell’Europa meridionale, colpiti dagli alti tassi dei loro titoli, a quello della cancelliera Merkel. Tassi di interesse, di Paesi come Italia e Spagna, che sono stati abbassati solo dall’intervento della Bce, con il piano di acquisto illimitato di bond a breve scadenza, ha spiegato Berlusconi. La Banca centrale europea deve diventare prestatore di ultima istanza, secondo l’ex premier. Qualora ciò non fosse possibile, Berlusconi ha proposto alla Germania di uscire dall’euro: “Non sarebbe una tragedia ed è una soluzione che anche le importanti banche tedesche considerano possibile”.

L’altra soluzione per uscire dalla crisi è che i singoli Paesi riacquisiscano il diritto di stampare moneta, ma, ha subito precisato Berlusconi, è “una soluzione assolutamente negativa”, “che porterebbe alla fine dell’euro e alla disintegrazione dell’Unione europea“.

Quindi lex premier ha bacchettato il governo tecnico per non aver preso in considerazione le sue idee, ma di aver soltanto incrementato la tassazione sottraendo denaro alle famiglie e “creando ansia e paura per il futuro”.

Redazione

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