
TARANTO – La procura di Taranto ha lanciato un ultimatum all’Ilva affinchè spenga entro cinque giorni gli impianti sottoposti a sequestro in seguito all’inchiesta per disastro ambientale. Le operazioni di spegnimento dovrebbero cominciare con lo spegnimento degli altiforni 1 e 5, la dismissione e la bonifica dell’altoforno 3, il fermo di sette batterie del reparto Cokeria e interventi nel reparto acciaieria.
Nella direttiva si avverte inoltre che, in casi di inottemperanza dell’azienda, i custodi potranno nominare ausiliari, “procedendo senza ulteriori indugi”, mentre si invita il presidente Bruno Ferrante, anch’egli custode giudiziario, di individuare “le maestranze necessarie, destinandole alle effettuazioni delle operazioni” con relativi “oneri finanziari, in piena collaborazione con gli altri custodi e sulla base delle loro direttive operative”. I custodi amministratori avranno anche il compito di segnalare “eventuali rifiuti, omissioni o abusi a questa Procura per tutte le possibili valutazioni del caso, anche di tipo penale”.
Redazione
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