
PD – Pace fatta all’interno del Pd, almeno per il momento, o forse solo in vista delle primarie. Dopo sei ore di dibattito Pier Luigi Bersani è riuscito a riunire il partito, frenando le varie ipotesi scissioniste e difendendo la necessità delle nuove regole. Resta il nodo della registrazione che sarà chiarito solo al tavolo delle regole con alleati e candidati. “Se facciamo bene le primarie, non ci ammazza più nessuno”, ha detto il leader del Pd, cui Matteo Renzi tende la mano e rassicura: “Mi fido di Bersani”. Anche perché Bersani ha sottolineato che “l’unica regola esistente che si cambia in corso d’opera” è quella per permettere la partecipazione a Renzi. Nel documento, approvato all’unanimità, si stabilisce che ci sarà il doppio turno e l’iscrizione all’albo degli elettori che sottoscriveranno un appello per il centrosinistra. Si chiarisce che la registrazione potrà avvenire dal 21esimo giorno precedente le primarie fino alla domenica del primo turno.
Al sindaco rottamatore è stato garantito che “non saranno fatte leggi ad personam e io ci credo, non è questa una giornata in cui voglio fare polemica”. Ma le polemiche sembrano ricominciare stamane da Matera, dove Renzi si è recato in visita ad una mostra fotografica su Enrico Berlinguer: “Se vinciamo cambiamo la classe dirigente”.
Redazione
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