LEGGE DI STABILITA’ – Dopo quasi sette ore di riunione ieri notte il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di stabilità. L’Iva a luglio 2013 aumenterà, ma solo di un punto percentuale e non di due, come previsto dalle precedneti manovre economiche. La novità introdotta dalla legge è la riduzione delle aliquote più basse dell’Irpef. Gli interventi complessivi della legge di stabilità ammontano a 10 miliardi, ma non prevedono una nuova manovra economica per la riduzione del deficit, ha spiegato il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli.
La riduzione dell’Irpef riguarda due aliquote: quella del 23%, per i redditi fino a 15mila euro, che passa al 22%, e quella del 27%, per i redditi fino a 28mila euro, che passa al 26%. Una riduzione di un punto percentuale che sarà operativa dal primo gennaio 2013.
Per quanto riguarda l’Iva, l’aumento previsto per il primo luglio 2013 non è del tutto evitato, ma sarà solo di un punto percentuale e non di due, come inizialmente previsto. Da luglio 2013, pertanto, l’Iva crescerà, nelle due fasce, dal 10% all’11% e dal 21% al 22%.
Il governo ha deciso poi di assoggettare all’Irpef anche le pensioni di guerra e di invalidità.
Agli esodati saranno destinati 100 miliardi dal “Fondo Letta”, istituito nel 2010.
Il consiglio dei Ministri, poi, ha dato anche il via libera alla riforma del titolo V della Costituzione, quello che riguarda i rapporti tra Stato e Regione. Anche se le nuove norme poi dovranno essere approvate dai due rami del Parlamento con le maggioranze qualificate richieste per le riforme costituzionali.
Redazione
Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan