Sgambetto di Merkel al Consiglio europeo: niente ricapitalizzazione per le banche spagnole in crisi

Angela Merkel al Consiglio europeo del 19 ottobre 2012 (JOHN THYS/AFP/Getty Images)

MERKEL BANCHE SPAGNOLE – L’ennesimo “decisivo” Consiglio europeo si è risolto ancora in un nulla di fatto per la crisi dell’Euro. Ci ha pensato la cancelliera tedesca Angela Merkel che, dopo aver incassato una sonora sconfitta sul supercommissario con potere di veto sui bilanci nazionali, ha pensato bene a fine vertice di fare un dispetto agli altri partner europei e in particolare alla Spagna, confermando che la ricapitalizzazione diretta delle banche in crisi, da parte del fondo salva Stati Esm, non potrà essere retroattiva, nel momento in cui diventerà operativa la supervisione bancaria unica, cioè nel 2013. Una misura, quella della ricapitalizzazione, che avrebbe dovuto applicarsi appunto alle banche spagnole, in stato di grave crisi. Con la sua mossa, Angela Merkel non ha fatto altro che confermare la lettera scritta in proposito dal Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, e firmata dagli omologhi finlandese e olandese – gli oltranzisti del rigore -, con la quale si disattendono in parte gli accordi che erano stati raggiunti al Consiglio europeo del 28-29 giugno, che aveva introdotto il sistema di ricapitalizzazione diretta delle banche tramite il fondo Esm (Meccanismo europeo di stabilità), proprio con l’intenzione di salvare le banche spagnole. Il Consiglio europeo di ieri e giovedì avrebbe dovuto consolidare e finalmente attuare le decisioni prese al vertice di giugno, invece è stato l’ennesimo passo indietro. Ragione per cui le borse europee ieri hanno chiuso in negativo (le peggiori Madrid e Milano, rispettivamente a -2,3% e -2%).

Il summit degli ultimi due giorni ha fissato finalmente le tappe per l’attuazione della vigilanza bancaria unica per l’Eurozona, che rappresenta il primo passo verso l’unione bancaria. Quando la vigilanza bancaria sarà finalmente operativa (l’anno prossimo) entrerà in vigore anche il meccanismo di ricapitalizzazione della banche in crisi, ma questo meccanismo non potrà operare per le banche che in questo momento sono in crisi (soprattutto quelle spagnole) a causa dell’intransigenza tedesca e dei suoi sodali dell’austerity. IL Consiglio europeo degli ultimi due giorni avrebbe dovuto sciogliere il dubbio creato dalla lettera di Schaeuble, contro la retroattività della ricapitalizzazione delle banche, che ha messo in forse i buoni risultati raggiunti con il vertice di giugno. Questa era almeno l’intenzione della Commissione europea, del Presidente francese Hollande, del premier italiano Monti e del primo ministro spagnolo Rajoy, ma Angela Merkel con la sua ultima dichiarazione ha rotto le uova nel paniere.

Monti ha assicurato che “malgrado la lettera di tre ministri (tedesco, finlandese e olandese ndr) la ricapitalizzazione diretta ci sarà non appena sarà operativo il sistema di vigilanza unica”, ma il problema della retroattività o meno del meccanismo non è stato chiarito. Saranno i ministri delle finanze dell’Eurozona (l’Eurogruppo) a dover dirimere la questione e fissare le regole in base le quali una banca in crisi potrà beneficare della ricapitalizzazione da parte del fondo Esm.

Nel frattempo, la crisi della moneta unica europea, alimentata da crisi bancarie e crisi dei debiti sovrani, sembra ben lungi dall’essere risolta.

Valeria Bellagamba

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