INTERVISTA ESCLUSIVA A MARTA ZOFFOLI – Marta Zoffoli, attrice romana ma profondamente legata alla Romagna e la sua tradizione contadina (come scrive sul suo sito ufficale), ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema fin da bambina. A soli 8 anni era la più giovane attrice presente al Festival di Cannes. Un’infanzia passata a studiare e girare film da protagonista: terminate le scuole superiori ha deciso di tentare gli esami di ammissione al Centro Sperimentale di Cinematografia dove è scoppiato l’amore per il cinema.
Convinta dal noto regista Fausto Brizzi, a salire per la prima volta su un palcoscenico, come protagonista della commedia”Alterazioni in equo canone”, ha ricominciato così la sua nuova vita da attrice ed ora non vuole più fermarsi. Noi di Direttanews abbiamo voluto sentirla per farci raccontare le magiche tappe della sua vita: dall’incontro con Jack Nicholson, fino a To Rome with Love del grande Woody Allen
Ciao Marta. Lieti di ospitarti su Direttanews. Hai cominciato questa professione sin da piccola. che ricordi hai di quei tempi?
Sicuramente un’infanzia fuori dal comune. Ma non me ne rendevo conto. Per me stare sul set era normale. Non mi pesava affatto era una bellissima avventura e mi affezionavo sempre alla grande famiglia che si creava sul set. Erano set stupendi. Ne ho un ricordo vivido e bellissimo. Fare il lungo tappeto rosso sulla promenade di Cannes che conduceva al palazzo del cinema, mano nella mano con Charles Vanel, attorniati da centinaia di fotografi in smoking che gridavano il mio nome….a ripensarci è pazzesco!
Jack Nicholson, che ricordi hai di quell’incontro?
Ero alla reception dell’hotel Carlton, dove alloggiavano tutti gli attori ospiti del festival, all’indomani della proiezione del mio film. Mi si avvicina un uomo alto, dall’incredibile sguardo magnetico, ancora oggi impresso nella mia mente. Mi dice in inglese che è rimasto molto colpito dalla mia interpretazione e mi pronostica una brillante carriera. “…e magari un giorno reciteremo insieme in un bel film!”. Non avevo idea di chi fosse, lo liquidai con un sorriso ed un grazie di circostanza. Era Jack Nicolson …
Questo mestiere presenta tante insidie e tanta attesa. Ci hai sempre creduto o ti è venuta voglia di mollare?
Si, lo penso tutti i giorni di mollarlo…. Come lo si pensa di uomo col quale però si finirà per passarci tutta la vita!
I Cesaroni e Un Medico in famiglia sono due fiction dii grande successo. A quale personaggio ti senti più legata. Chi ti rappresenta di più?
Mi sono senza dubbio divertita di più nel ruolo di Denise, una Crudelia Demon della televisione, con i costumi pazzeschi di Patrizia Baiocchi. Il ruolo di Emma ne I Cesaroni mi ha dato tanto in termini di affezione…ho “vissuto” con lei per un paio d’anni!
Tre film con Fausto Brizzi . Cosa ti piace di più di questo grande regista della commedia italiana recente?
Fausto è prima di tutto un amico, un compagno di scuola e di primi esperimenti…cortometraggi, teatro off. Fausto è sempre stato un ottimo condottiero.
“To Rome with Love” con un “Mostro sacro” del cinema come Woody Allen. Che esperienza è stata per te e
cosa pensi di questo film?
Incontrare Woody Allen è stato un sogno e allo stesso tempo la cosa più naturale del mondo…ho sempre amato lui e il suo cinema. mi sono immaginata mille volte nei panni di Diane Keaton. E’ il cinema che amo e che vorrei fare. Il set era una macchina perfetta e passare del tempo con Roberto Benigni è stato magico. Il film non è dei migliori… diciamo non riuscitissimo anche se a una seconda lettura offre spunti di riflessione interessanti. Certo, le battute migliori le ha riservate per se… e trovo ci sia una strepitosa Penelope Cruz!
Con quale regista ti piacerebbe lavorare?
Registi francesi! Mi piacerebbe essere diretta in una bella commedia francese.
Ti vedremo mai dietro a una cinepresa?
In realtà ci sono stata spesso. La mia passione per il cinema mi ha portata sin dal Centro Sperimentale ad appassionarmi al montaggio. Ho avuto una casa di produzione e per anni ho lavorato anche nel casting. Ma non credo assolutamente che farei mai una regia…bisogna essere pazzi, troppe responsabilità! Ma mai dire mai…
L’attore o l’attrice con cui hai legato di più?
Beh ci sono tanti colleghi che amo e frequento abitualmente nella mia vita… amici. Valerio Aprea!
Ma ho lavorato bene con tanti colleghi Giampiero Ingrassia, Fabio de Luigi, Elda Alvigini con la quale oltre a Cesaroni ho condiviso l’esperienza del collettivo teatrale Voci nel Deserto.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto e cosa stai facendo in questo momento?
So che prima o poi mi toccherà scrivermi uno spettacolo. Ho fatto di recente un monologo alla rassegna teatrale Paspartù sulla mia vita e …pare abbia fatto molto ridere! Mi esortano spesso a farne uno spettacolo ma la pigrizia mi attanaglia. Un sogno che mi piacerebbe realizzare è riuscire a vivere più a contatto con la natura, in contesti più sani, biologicamente e umanamente parlando. Tornare a cose semplici.
Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?
Cucinare, come molti sanno, è la mia VERA passione. Sostanzialmente il tempo in cui non lavoro lo passo chiedendomi cosa mangerò al pasto successivo…
Musica: cosa ascolti?
Musica ne ascolto parecchia grazie al fatto che ho un compagno musicista! Ma prevalentemente io sono per la black music, soul, r&b. Ma anche il rock, dai Led Zeppelin ai Red Hot. Amo John Legend, Ben Harper, Lenny Kraviz…e un adorazione adolescenziale per Michael Jackson! La nostra tradizione musicale purtroppo non l’ho mai amata, così come non amo il genere melodico… E in generale ho sempre preferito gli stranieri. Ma negli ultimi anni sento cose interessanti italiane. Un giovane cantautore che ascolto e promuovo è Luca D’Aversa.
Che rapporto hai con i social network?
Di dipendenza, come tanti! Per molto tempo ha sostituito la tv…il problema è quando sono solo un modo per spegnere il cervello. Ma la condivisione via web è una realtà e una fonte incredibile di opportunità. Come social network io uso solo facebook…e già mi stressa abbastanza.
Grazie Marta e buona fortuna per il tuo futuro
Grazie a te Michele e un saluto ai lettori di Direttanews
Michele D’Agostino per Direttanews