Vendola annuncia: “Mi ritiro in caso di condanna”

Nicola Vendola (Getty Images)
“Aspetto con assoluta serenità la sentenza, è del tutto ovvio che una sentenza di condanna, sia pure relativa a un concorso in abuso di ufficio per me sarebbe un punto di non ritorno, segnerebbe il mio congedo dalla vita pubblica”. Con queste parole, il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, ha commentato la richiesta di condanna a 20 mesi fatta nei suoi confronti dai pm della procura di Bari.

Nell’udienza del 27 settembre scorso, era stato lo stesso Vendola a chiedere il rito abbreviato. Il leader di Sel è accusato, in concorso con Lea Cosentino, direttore generale della Asl di Bari, di aver favorito la nomina a primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo il professor Paolo Sardelli.

Ai microfoni di SkyTg24, Gennaro Migliore, responsabile esteri di Sel, ha dichiarato che l’esempio di Nichi Vendola dovrebbe essere seguito da tutti i politici, perché anche una sentenza di primo grado ha un suo valore. Dello stesso tenore le parole del deputato Idv, Pierfelice Zazzera: “Sul piano giuridico è giusto attendere l’esito del processo. Sul piano politico, in questo momento di grave crisi di credibilità, l’annuncio del ritiro di Vendola restituisce credibilità alla politica”. Solidarietà a Vendola da parte di Nicola Latorre, vicepresidente dei senatori del Pd: “Ho molto apprezzato le dichiarazioni di Nichi Vendola, ma senza di lui il progetto politico di un nuovo centrosinistra di governo sarebbe più debole”.

Contrario all’uscita di scena dalla politica di Nichi Vendola, il segretario regionale dell’Udc, Angelo Sanza.

Redazione Online