L’incredibile storia della “Bambina Sirena…” (Guarda le Foto)

La bambina sirena, nata con le gambe unite ma che grazie ad una serie di interventi molto complessi, è oggi una bambina pressoché normale. Milagros, così si chiama la piccola, è una bambina peruviana messa al mondo da mamma Sara e papà Ricardo in un paese in cui una simile malformazione ha un significato molto particolare. Viene infatti considerata una maledizione, una punizione divina. In Perù vi è un lago in cui la credenza popolare vuole che vivano le sirene, esseri mostruosi e crudeli che evocano paura e terrore. Inoltre, la credenza vuole che se una donna incinta fa il bagno in quel lago maledetto, questa partorirà una sirena, una bimba malformata, affetta da sirenomalia, questo è il nome esatto della malformazione, anche se i peruviano non lo sanno.

Si tratta di una malformazione molto rara, si cui si contano circa 300 casi al mondo, quasi tutti con esito infausto, visto che solo in un paio di casi si è riusciti chirurgicamente a risolvere il problema, perché quasi sempre, oltre ad avere le gambe unite e i piedi separati, vi è la complicazione che qualche organo indispensabile alla vita si trova nel posto sbagliato. La maggior parte dei tentativi di separazione delle due gambe saldate alla nascita ha avuto esito negativo o non è stato proprio possibile effettuare nemmeno un tentativo. Milagros, invece, è stata fortunata, perché è riuscita a sopravvivere all’operazione e ora, come detto in precedenza, è una bambina pressoché normale.

Inoltre, la riuscita delle operazioni necessarie a ridare nuova vita a Milagros, ha in sostanza sconfitto la superstizione, la credenza popolare, nella quale in un primo momento avevano creduto anche i genitori della piccola sirena.
Fortuna ha voluto che un chirurgo di Lima, il dott. Rubio, conosciuto in tutto il Paese per le sue cliniche destinate in particolar modo agli abitanti delle bidonville e per le sue aspirazioni politiche, si è interessato al caso della piccola Milagros è ha deciso di tentare l’intervento per cercare di separare le gambe della piccola.

Il cammino che la figlia di Sara e Ricardo doveva affrontare non era certo dei più semplici, ma ne valeva certamente la pena. Il primo intervento è stato soprattutto un intervento preparatorio anche perché le condizioni di Milagros sono del tutto particolari, dal momento che l’addome stesso si fonde con le gambe. Inoltre, la piccola ha un rene solo, ma questo sicuramente è il minore dei problemi. Il primo intervento preparatorio consisteva in particolare nell’inserimento di alcune estensori in modo da avere poi sufficiente pelle disponibile per la separazione degli arti.

Dopo questo primo intervento le condizioni di Milagros peggiorano e i medici temono che si tratti di una cancrena che li costringerebbe all’amputazione degli arti, ma invece poi, giorno dopo giorno, le condizioni migliorano e finalmente giunge il momento di affrontare il problema più importante, la separazione definitiva degli arti.

Si tratta di un intervento decisamente rischioso, per cui i genitori, pur sempre cattolici anche se superstiziosi come la maggior parte dei peruviani, decidono di battezzare la bambina, dato che fino a quel momento non lo avevano ancora fatto.

L’intervento, vista la sua eccezionalità, per decisione del chirurgo, viene ripreso e trasmesso in diretta televisiva. Si tratta in un primo momento di separare l’aorta in modo da avere due arterie, una per ciascuna gamba, dopo di che si procede con la separazione vera e propria.

L’operazione riesce perfettamente, è un successo sia per la piccola Milagros che per il dottor Rubio che potrà godere dei vantaggi politici derivanti da un simile successo. Ma questa è un’altra storia.
La cosa importante è che Milagros potrà finalmente contare su di una vita pressoché normale, essendo riuscita a sconfiggere una malformazione che lascia ben poche speranze di sopravvivenza.

Fonte: www.tuttasalute.net articolo di Daniele Lisi