
ROMA: PROCURA CONTRO PROTEZIONE CIVILE – L’ondata di nevicate che colpì l’Italia lo scorso febbraio, se lo ricorderanno più o meno tutti, creò parecchi disagi un po’ ovunque, ma afflisse in maniera particolare Roma. La capitale si trovò a dover fronteggiare l’emergenza neve e ghiaccio senza avere l’adeguata preparazione e, anche a distanza di mesi, la questione torna ad essere di una certa rilevanza, dato che la procura romana ha deciso di aprire un fascicolo a carico dell’uomo della Protezione Civile Tommaso Profeta e di suoi tre colleghi.
Secondo quanto sospettato dalla procura, la quale ha dato il via all’indagine seguendo la denuncia dell’organizzazione sindacale Usb, Profeta sarebbe responsabile per aver utilizzato nel corso dell’emergenza neve del sale nocivo.
La sostanza in questione è il cloruro di calcio disidrato e, a quanto pare, sarebbe tossica per la salute di chi ci viene a contatto. Secondo l’Usb, la pericolosità del sale sparso dagli operatori per le strade di Roma, è stata percepita già dai primi fruitori, i quali avrebbero notato che a contatto con la pelle si dimostrava irritante e che è arrivata anche a danneggiare i guanti indossati dai volontari e operai dell’Ama.
E’ quindi chiaro che il fascicolo aperto contro Profeta riguarda un presunto reato commesso a danno dei lavoratori e concerne l’art.26 della norma che affronta la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Una risposta è arrivata tempestiva da parte degli uffici della Protezione Civile romana. “Sono stati acquistati e utilizzati prodotti regolarmente impiegati allo scopo e tutte le indicazioni d’uso sono state fornite ai responsabili dei vari settori operativi – ciascuno dei quali è datore di lavoro – in occasione delle molteplici riunioni tenutesi al Centro Operativo Comunale (COC), insediato presso la Protezione civile”, ha fatto sapere l’organizzazione.
Redazione online