Governo Monti battuto tre volte: la Camera dice no a penali comuni, Equitalia e terremoto

Camera dei Deputati

 

 

COSTI POLITICA – Il Governo Monti è stato battuto per ben tre volte durante l’esame del decreto per il taglio ai costi della politica nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. I deputati hanno votato per tre volte contro il parere del governo. E così è passato un emendamento di Simonetta Rubinato (Pd), uguale ad analoga proposta della Lega, che cancella le penali per l’estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni. I Comuni che procederanno all’estinzione anticipata dei prestiti entro il 2012, usufruendo dell’alleggerimento del vincolo del patto di stabilità (stabilito dall’art. 8 commi 6-bis e 6-ter nel Decreto legge 174 in materia di enti locali) non dovranno così pagare le eventuali penali previste dalla Cassa Depositi e Prestiti. L’emendamento, analogo ad uno della Lega Nord è passato nonostante il parere contrario del Governo e dei relatori. Se si sono trovati 590 milioni di copertura per il 2012 per i Comuni in pre-dissesto a maggior ragione si dovrebbero trovare per i Comuni che contribuiscono alla riduzione dell’indebitamento del Paese. Il voto ha visto favorevoli Pd, Pdl e Lega e l’astensione dell’Udc”.

 

Il governo è poi stato battuto per la seconda volta su un emendamento del Carroccio che consente ai Comuni e gli Enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi. Lo annunciano i leghisti Massimo Polledri, Massimo Bitonci, Raffaele Volpi, Guido Vanalli. “Si tratta – spiegano i 3 deputati del Carroccio – di un provvedimento importante, passato nonostante l’opposizione del governo e del Pd”. Un provvedimento che “porrà un freno alle ganasce fiscali imposte dall’esecutivo e applicate da Equitalia. Finalmente ci sarà un rapporto più sereno fra i cittadini e il fisco gestito direttamente dai Comuni”.

Sempre nella giornata di ieri l’esecutivo ha incassato il terzo ‘colpo basso’, con l’approvazione di un emendamento che sposta al 30/6/2013 il pagamento di tasse e contributi per il ‘cratere’ del terremoto: cioé i comuni di E.Romagna e Lombardia. Il governo si è riservato di verificare l’impatto economico.