La Corte dei Conti avverte l’Inps: risante i fondi pensione

Luigi Giampaolino, presidente Corte dei Conti

CORTE DEI CONTI INPS – Dalla Corte dei Conti arriva all’Inps l’avvertimento di introdurre misure, “indilazionabili”, per il risanamento dei principali fondi pensione e la “razionalizzazione” di quelli minori. Lo scrive la Corte nella “Relazione sulla gestione finanziaria Inps 2011”, chiedendo di “monitorare assiduamente l’incidenza delle riforme del lavoro e della previdenza obbligatoria sulla spesa pensionistica fino all’entrata a regime del sistema contributivo”.

La Corte dei conti inoltre sollecita l’Inps a “sottoporre a riesame il modello della previdenza complementare, la cui eventuale confermata configurazione privata impone misure di rilancio, per incentivare le esigue iscrizioni e di razionalizzazione, per ridurre l’estrema polverizzazione dei fondi”. Il modello della previdenza complementare va “sottoposto a riesame”, secondo la Corte.

La magistratura contabile poi richiama l’Inps ad “una attenta e responsabile riflessione sul crescente ricorso a risorse umane esterne, nelle forme della somministrazione del lavoro a copertura dell’organico, dell’acquisizione di consulenze in appalto, dell’utilizzo generalizzato di procuratori e sostituti di udienza e del massiccio impiego di medici convenzionati, per le incidenze sullo svolgimento di funzioni istituzionali spesso delicate e di elevato rilievo sociale e i rischi di perdita delle stesse capacità di autogoverno dell’ente“.

La Corte dei Conti lancia infine l’allarme riguardo all’incidenza del precariato sulle pensioni future: le “crescenti forme di precarietà del mercato del lavoro, nei posti e nelle retribuzioni, che incidono sui futuri trattamenti pensionistici, soprattutto per le fasce più deboli (giovani e donne)” avranno “riflessi su adeguatezza delle prestazioni e sostenibilità sociale del sistema“.

Redazione

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