Delitto di Umbertide, svolta l’udienza di convalida d’arresto per il padre

“Volevo troppo bene ai miei figli e non potevo stare senza di loro”, con queste parole M. H., marocchino di 41 anni ha confermato, davanti al gip Luca Semeraro, di aver ucciso martedì scorso i suoi due figli di otto e dodici anni, a Umbertide, cittadina in provincia di Perugia. Stamattina, il manovale marocchino è stato interrogato per oltre un’ora in ospedale, dove è ricoverato perché dopo aver ucciso i propri piccoli ha tentato il suicidio.

L’uomo era disperato per la separazione con la moglie, avvenuta poco tempo prima, e non avrebbe agito per motivi religiosi. In un primo momento, infatti, si era parlato del rifiuto, da parte della donna di indossare il velo come causa scatenante della furia del manovale.
Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, inoltre, l’uomo sarebbe uscito di casa con l’intento di uccidere i propri figli, per poi togliersi la vita, ma che non avesse nessuna intenzione di scagliarsi contro la moglie. Al termine dell’interrogatorio, il gip Semeraro si è riservato la convalida dell’arresto.

Intanto, secondo quanto si apprende da fonti ospedaliere, è stata ufficializzata la data della commemorazione dei due bambini; si svolgerà lunedì mattina alle ore 10 nell’aula conferenza dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, area messa a disposizione dalla direzione sanitaria. Alla cerimonia si prevede la partecipazione di istituzioni e società civile.

 

Redazione Online