
Mentre dall’Europa giungono le prime critiche, in territorio nazionale Silvio Berlusconi cerca di tessere l’alleanza con la Lega Nord in vista delle prossime elezioni politiche e, allo stesso tempo, cerca di calamitare a sè l’attenzione della massa con dichiarazioni in parte anti-europeiste e populiste. Dopo un anno di separazione, dovuta al sostegno a Mario Monti da parte del Pdl, il Cavaliere e Roberto Maroni si sono rivisti ieri sera a Palazzo Grazioli, per stabilire i prossimi passi da compiere sia nella campagna elettorale nazionale, sia in quella regionale. Insieme a loro anche Angelino Alfano, Denis Verdini, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti.
Sembra ormai assodato che il candidato numero uno al Pirellone sarà il leader del Carroccio, in cambio dell’appoggio leghista nelle elezioni politiche. Berlusconi sa bene che per fronteggiare il centrosinistra, negli ultimi sondaggi in costante ascesa, ha bisogno del popolo padano nelle regioni nel Nord. Allo stesso tempo la Lega è consapevole che non può andare da nessuna parte senza il Pdl, senza il quale avrebbe una presenza stentata in Parlamento, conscia che negli ultimi mesi ha perso molti voti a causa dello scandalo Belsito. Di conseguenza la base leghista non può che fare buon viso a cattivo gioco…
L.C.
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