
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi a Montecitorio, l’ex pm di Palermo, Antonio Ingroia, candidato premier per Rivoluzione Civile, è tornato sulla relazione di Beppe Pisanu, presidente della Commissione parlamentare antimafia: “Considerato che la commissione Antimafia lavorava da un po’ sui temi della trattativa tra Stato e mafia e che la politica avrebbe dovuto occuparsi da vent’anni delle stragi di mafia dei primi anni Novanta, pur non facendo il dietrologo, ho trovato inopportuno che il deposito della relazione finale sia avvenuta mentre e’ stato richiesto dalla Procura di Palermo il rinvio a giudizio per 11 persone, tra cui alcuni politici”.
Proprio sul ruolo avuto da alcuni politici, Ingroia ha attaccato: “Ci sono inoltre prove che Berlusconi e Dell’Utri abbiano avuto un ruolo in quella trattativa. Questa della commissione Antimafia è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità della politica di autoprocessarsi. Anche questo espisodio mi ha convinto che ho fatto bene a entrare in politica”.
Citando poi il sondaggio commissionato dal Sole 24 Ore che dà la sua lista sopra il 10% dei consensi in Sicilia e Campania, Ingroia, che sarà capolista alla Camera in tutte le circoscrizioni, ha proseguito: “Oggi Rivoluzione civile fa con me il suo primo ingresso alla Camera. Sono sicuro che dopo il voto faremo il nostro ingresso ufficiale per rappresentare la buona politica contro le politiche di Berlusconi e Monti. Ci saranno rappresentanti della societa’ civile come Ilaria Cucchi, Gabriella Stramaccioni, Franco La Torre, Flavio Lotti”.
Ingroia ha poi punzecchiato il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, che “ha fatto anche oggi delle dichiarazioni di diffidenza verso di noi che posso capire ma non la comprenderei nel momento in cui conoscerà le nostre liste: io non ho fatto la foglia di fico a nessuno e non la farò mai”. Infine, un accenno rispetto al tema dell’amnistia: “Sono favorevole ad un provvedimento di clemenza che dia una soluzione all’emergenza delle carceri purché non abbia lo stesso scopo delle amnistie fatte da Berlusconi per salvare gli impuniti e i potenti”.
Giuseppe Gabriele Mastroleo