Sicilia, Crocetta blocca il Muos: “Poche informazioni sui rischi per la salute”

Rosario Crocetta (Getty Images)

Il Muos, sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, rischia di arenarsi. In queste ore, infatti, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, dopo le proteste dei giorni scorsi scoppiate tra gli abitanti di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove dovrebbe sorgere una delle stazioni di terra interessate dal progetto, ha revocato le autorizzazioni per i lavori sull’impianto.

A preoccupare Crocetta, in particolare, i rischi per la salute: “Ci sono limiti nel modo in cui la vicenda del Muos è stata trattata nel passato, con una documentazione che giudichiamo incompleta per autorizzarla. Non credo sia stata fatto con dolo, ma alcune cose sono sfuggite”. Crocetta ha precisato: “Non siamo contro gli americani e non siamo contro il Muos. Vogliamo tutte le garanzie per la tutela della salute dei cittadini”.

Il presidente della Regione Sicilia ha poi aggiunto: “Nell’esame delle carte – aggiunge il governatore – abbiamo notato vizi che potrebbero portare alla nullità degli atti già emessi da parte dell’amministrazione regionale. Per tutti questi motivi, nelle more di acquisire la documentazione mancante e gli interventi mancanti, avvieremo procedura di sospensione dei lavori del Muos. La salute è un interesse nazionale costituzionalmente garantito, nessun interesse nazionale può essere contro la Costituzione”.

Alla domanda se della questione sia stato informato Mario Monti, Crocetta sottolinea: “Sarebbe inquietante che per sospendere i lavori del Muos io dovessi chiedere l’autorizzazione al Presidente Monti. Io sono un presidente autonomista, non chiedo certo le autorizzazioni al governo Monti quando prendo le mie decisioni”.

Crocetta ha poi reso noto l’incontro con alcuni diplomatici statunitensi, conclusosi senza arrivare a un accordo: “Avevo invitato in modo bonario a non accelerare i lavori e a procedere con prudenza, ho detto che non avremmo gradito forzature rispetto ai blocchi, finora non era successo ma ieri sera purtroppo è accaduto”.

Secca la risposta dell’ambasciata Usa a Roma: “L’Italia, in quanto membro della Nato e partner importante per la sicurezza e la pace a livello internazionale, così come gli altri membri dell’Alleanza, trarrà beneficio dal Muos a sostegno delle operazioni Nato”. Proseguono intanto i presidi degli abitanti della zona e dei militanti No Muos per evitare l’ingresso nel cantiere dei lavori da parte dei mezzi che trasportano il materiale necessario per completare l’opera.

 

Redazione online