Si è aggiunto Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile, nella discussione che sta tenendo banco all’interno di questa campagna elettorale: quella sull’Imu. Dopo le promesse o proposte (chiamiamole come vogliamo) di Berlusconi e di Bersani, e dopo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Mario Monti e dall’Unione Europea, anche il magistrato ha detto la sua ed ha lanciato il punto programmatico del suo movimento.
Ingroia ha detto che, se dovesse riuscire a salire al governo, è intenzione del suo movimento abolire l’Imu e rintracciare il denaro necessario per l’eliminazione della tassa nell’istituzione di una differente imposta: la patrimoniale. Il giudice ha parlato a Skytg24 dichiarandosi, grazie alla sua precedente attività, perfettamente in grado di affrontare la questione dei patrimoni illeciti: “Dando la caccia ai patrimoni illeciti. Io ci riuscirò – assicura l’ex pm – a differenza dei tanti che ci hanno provato perchè Ingroia ci è già riuscito da magistrato figuriamoci da politico”.
Intanto, fa discutere la decisione presa da Giovanni Favia, cacciato dal Movimento 5 Stelle di Grillo, di schierarsi con Rivoluzione Civile. ” l mio percorso nel M5S si interrompe per via di una scelta arbitraria e irrazionale, ma la mia passione non si è spenta”, ha detto Favia nel comunicare la sua discesa in campo con il movimento del magistrato. L’apertura fatta da Ingroia all’ex grillino non è andata giù a molti, soprattutto non è andata giù alla sezione bolognese di Rivoluzione Civile che su facebook ha ampiamente criticato Favia.
Redazione online