
Si infiamma la polemica politica tra Pier Luigi Bersani e Mario Monti, dopo che quest’ultimo, ai microfoni di Omnibus, su La7, a proposito di una manovra correttiva, aveva dichiarato che questa “dipende dal voto”. Poco fa, il segretario del Pd, intervenendo da Padova, dove si trova per un’iniziativa elettorale, ha infatti dichiarato: “Io sono stanco di manovre come credo tutti gli italiani, non si può inseguire la recessione con delle manovre e quindi sono contro”.
Ha aggiunto Bersani: “Mi pare di aver capito che la manovra non si fa se c’è lui: un po’ di modestia sarebbe consigliabile. Detto questo qualche problemino c’è da affrontare, lo sa anche Monti”. Porte chiuse anche a un’alleanza: “Lasciamo stare la grande coalizione, per l’amor di Dio”. Più polemica era stata in precedenza la risposta del segretario della Cgil, Susanna Camusso: “Benché dimissionario, dovrebbe ricordarsi di essere il presidente del Consiglio, quindi dovrebbe rispondere su a che punto lascia i conti del Paese e non può sostenere che la manovra ci può essere o no a seconda di chi vince anche perché appare un messaggio minaccioso agli elettori”.
Sulle parole di Monti, commento polemico anche da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi, che al Tg5 ha dichiarato: “Sia le cose che ha detto la sinistra sia le cose che ha detto Monti sono chiacchiere. Perché mai gli italiani dovrebbero credere a questo signore che ha tassato tutto il tassabile e che da tecnico, fino ad un mese fa, giurava che se si toccava l’Imu l’anno successivo si sarebbe dovuto arrivare ad un’Imu doppia?”.
Redazione online