Berlusconi al mensile Pocket: “Renzi rappresenta una sinistra moderna, Monti piccolo politicante”

Silvio Berlusconi (Getty Images)

Prosegue senza sosta la campagna elettorale del leader del centrodestra, Silvio Berlusconi, che sta provando in ogni modo a ribaltare i sondaggi che danno la sua coalizione in netto svantaggio. Nel numero di febbraio del magazine free press Pocket, il Cavaliere tesse un elogio nemmeno tanto inaspettato nei confronti del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che – dice l’ex premier – “rappresenta un’idea di sinistra finalmente moderna, occidentale, europea”, ma “il Pd lo ha ridotto al silenzio”.

Silvio Berlusconi ha poi attaccato la coalizione centrista e in particolare il premier in carica, Mario Monti: “Il mio primo errore e’ stato quello di fidarmi troppo di persone legate ad una vecchia visione della politica: Fini, Casini ma anche Monti, che pure dovrebbe essere un tecnico e non un piccolo politicante”. Il Cavaliere è sembrato galvanizzato dalla campagna elettorale e dai sondaggi che mostrano un netto recupero della sua coalizione: ”Mi piacciono le sfide difficili ma non quelle impossibili. Ogni volta che mi sono cimentato in un’impresa difficile gli scettici hanno tentato di fermarmi”.

“Ogni volta” – ha aggiunto – “ho smentito gli scettici ed anche stavolta, gli scettici, saranno delusi. Perche’ vinceremo anche questa sfida, per l’Italia”. Berlusconi ha anche difeso il pareggio di bilancio anticipato, ritenuta in quel momento l’unica scelta possibile, “ma c’erano tre modi per perseguire quell’obiettivo: rilanciare la crescita, tagliare le spese, aumentare le tasse. Noi avremmo utilizzato i primi due, Monti ha preferito usare il terzo, le tasse”.

“Ci sono state grandi figure nella Prima Repubblica alle quali penso con rispetto: De Gasperi, Einaudi, La Malfa, Nenni, Malagodi”, ha detto ancora Silvio Berlusconi, aggiungendo all’elenco “Bettino Craxi, di cui sono orgoglioso di essere stato amico”. Poi l’attacco ad Antonio Ingroia: “Quando i magistrati di sinistra perseguitano per anni gli avversari politici e poi smettono la toga e si candidano in Parlamento, è un profondo, drammatico segno di malessere della giustizia”.

Infine, Silvio Berlusconi ha parlato dei propri rapporti con la cancelliera tedesca Angela Merkel: “Se incontrassi ancora la Merkel da presidente del Consiglio o da ministro? Non avrò bisogno di spiegarle, perché lo sa già, che la musica è cambiata rispetto al governo Monti. In ogni caso i rapporti personali tra me e la signora Merkel, come quelli con tutti gli altri leader europei, sono ottimi”.

 

Giuseppe Gabriele Mastroleo