
Il debito pubblico Usa è rimandato ad aprile. Nella grande difficoltà di trovare un accordo tra democratici e repubblicani per l’innalzamento del tetto del debito, che a dicembre ha raggiunto il limite fissato per legge dei 16.400 miliardi di dollari, il Congresso Usa prende tempo e approva un provvedimento che sospende temporaneamente questo limite.
La nuova legge che era già stata approvata la scorsa settimana dalla Camera dei Rappresentanti con 285 voti a favore e 144 contrari, ha avuto ieri il via libera definitivo dal Senato, con 64 sì e 34 no.
Si tratta di un escamotage per consentire agli Stati Uniti di onorare i propri impegni finanziari, senza dover tagliare la spesa pubblica, almeno fino al 19 maggio prossimo, nell’attesa di trovare un difficile compromesso. Il rinvio a febbraio del taglio della spesa pubblica per contenere il debito era stato deciso con l’accordo sul fiscal cliff, raggiunto in extremis a Capodanno. Il limite temporale al 1 gennaio 2013 era stato a sua volta fissato dall’accordo dell’agosto 2011 sul precedente innalzamento del tetto del debito. Anche questo accordo venne raggiunto in extremis, evitando per un soffio il default tecnico agli Stati Uniti; ma l’indecisione costò al Paese il taglio della tripla A da parte di Standard & Poor’s.
Nel braccio di ferro tra democratici e repubblicani in Senato, i primi sono riusciti ad evitare l’introduzione nella nuova legge di un emendamento, voluto dai repubblicani, che prevedeva il taglio della spesa pubblica per ogni dollaro di aumento al tetto del debito.
In base a quanto stabilisce il nuovo provvedimento di sospensione temporanea del tetto del debito pubblico, il Congresso dovrà trovare un accordo entro il 15 aprile, altrimenti saranno gli stipendi di deputati e senatori ad essere sospesi.
Valeria Bellagamba
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