Genitori dei disabili di Tutti a scuola di fronte al Parlamento

Assistenza ai disabili (Getty Images)

Tutti a scuola è il nome di un’organizzazione che riunisce i genitori di ragazzi disabili e che lavora perché i portatori di handicap siano adeguatamente seguiti all’interno degli istituti scolastici nazionali. Oggi i membri di Tutti a scuola, assieme ad alcuni simpatizzati, hanno deciso di recarsi verso Montecitorio e lì organizzare un presidio con il quale catalizzare l’attenzione dei deputati.

Quando ormai mancano pochi giorni all’apertura delle urne, la campagna elettorale dei principali partiti non ha ancora toccato le questioni inerenti le soggettività marginali come quelle dei disabili e neanche si è interessata, per il momento, alla questione dell’istruzione e dei fondi per il sostentamento dei servizi all’interno delle scuole.

Tutti a scuola ha voluto lanciare questa giornata di protesta proprio per far sì che il tema della disabilità entri a pieno diritto all’interno dei discorsi fatti dai politici in vista delle elezioni politiche. Sono domande semplici quelle proposte nel volantino lanciato sul web dall’organizzazione. Tra questo: “Quando si potrà assicurare ai bambini disabili il superamento delle barriere architettoniche come previsto dall’art. 24 della legge 104/92 e successivo DPR 503/96?” oppure: “Perché all’aumento progressivo dei bimbi disabili si assiste ad una riduzione del numero di insegnanti di sostegno?”.

Parafrasando lo slogan adottato dal leader del centrosinistra Pier Luigi Bersani nei suoi cartelloni elettorali, gli attivisti di Tutti a scuola hanno usato il motto: “Per i disabili non è un’Italia giusta”.

 

Redazione online

 

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