Il gup di Palermo, Riccardo Ricciardi, ha ordinato la distruzione delle intercettazioni tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, acquisite dalla procura antimafia del capoluogo siciliano nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia negli anni a cavallo tra il 1992 e il 1993.
La distruzione avverrà lunedì nell’aula bunker del carcere Ucciardone, dove si trova il server della Procura che contiene materialmente i file audio e i supporti informatici, senza dunque che nessuno possa ascoltare prima. Spetterà a un tecnico della società milanese Rcs che gestisce i server dell’ufficio inquirente di Palermo la responsabilità di dare esecuzione alla disposizione del gup.
Nei giorni scorsi, la difesa di Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo e imputato per calunnia nel processo, aveva chiesto al Gip di ascoltare le intercettazioni ritenendo ci possano essere elementi utili per il proprio assistito. Gli stessi avvocati di Ciancimino, Francesca Russo e Roberto D’Agostino, ricorreranno in Cassazione contro la decisione di distruggere quei nastri.
Redazione online