E’ amara la dipartita dal governo del ministro del Welfare e del Lavoro, Elsa Fornero. A pochi giorni dalle elezioni e dalla dimissione dell’incarico ministeriale, l’autrice della riforma del lavoro che proprio oggi è stata duramente criticata dall’Ocse, ha rilasciato un’intervista ai giornalisti de Linkiesta nella quale ammette i propri rimpianti e comunica di considerare la possibilità di spostarsi all’estero.
“Ho cercato di affrontare i temi del mercato del lavoro con un atteggiamento non ideologico ma partendo dall’analisi dei problemi, da dati quantitativi ed empirici, cercando di dare risposte”, ha detto Fornero descrivendo il suo anno di lavoro come ministro, ma al contempo si è detta “avvilita e abbattuta” per come si sono concluse le cose.
Le giustificazioni date dalla Fornero in merito al calo di occupazione e sui fallimenti della sua riforma è quella fornita da qualche tempo a questa parte: ” Avevamo un problema di comportamento strutturale del mercato del lavoro che mi è stato chiesto di modificare, e poi una questione di recessione. Per affrontare la recessione con decisione ci voleva una forte riduzione del costo del lavoro, ma non abbiamo potuto realizzarla perché non avevamo la condizione finanziaria che ci avrebbe consentito di farlo”.
Interessante è anche la conferma giunta sulla questione ampiamente dibattuta del diritto al lavoro. In molti si ricorderanno infatti le dichiarazioni rilasciate al Wall Street Journal in cui la Fornero diceva che “il lavoro non è un diritto”. Nell’intervista per Linkiesta il ministro ha affermato: “Il diritto al lavoro va declinato nella realtà, non va solo enunciato. Qui parliamo anche del diritto a essere assistiti da professionisti quando i giovani lasciano il mondo della scuola per entrare in quello del lavoro, o quando il posto di lavoro si perde o quando un contratto a termine non viene rinnovato. Invece di continuare a usare risorse pubbliche per far finta che ci sia ancora quel posto di lavoro e lasciare il lavoratore senza assistenza, è molto meglio riconoscere che quel lavoro non c’è più, e occuparsi di aumentare le probabilità che il lavoratore trovi una nuova occupazione”.
Infine, la Fornero ha ammesso di avere tra i suoi progetti quello di andarsene dall’Italia. In particolare starebbe prendendo seriamente in considerazione una proposta fattagli da Marc Plank di recarsi a fare ricerca in un istituto di Monaco di Baviera.
Redazione online