Romano Prodi a Milano: “Con Bersani per vincere”

Romano Prodi (Getty Images)

Intervento a sorpresa di Romano Prodi a Piazza Duomo, a Milano, nel corso del comizio a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani a premier e di Umberto Ambrosoli a presidente della Regione Lombardia. L’ex presidente del Consiglio ha detto: “Dopo 4 anni sono di nuovo salito su un palco perché oggi vale la pena. Sono venuto qui per ribadire l’importanza della sfida per l’Italia e per la Lombardia e per farvi l’invito a votare uniti. E poi torno al mio lavoro”.

Parole di elogio, da parte dell’ex premier, per Matteo Renzi, “una grande risorsa per il futuro”, anche se Bersani ci guiderà fra una settimana alla vittoria”. Poi una certezza: “La squadra resterà unita perché abbiamo imparato la lezione e perché è fatta da uomini diversi dal passato”. Infine Prodi ha espresso il proprio appoggio a Umberto Ambrosoli, che “guiderà la riscossa etica e civile lombarda, perché riunisce le qualità lombarde dell’intransigenza etica e della capacità di condensare le virtù di tutti i cittadini”.

Fiero della partecipazione dei militanti e simpatizzanti, che in decine di migliaia erano presenti oggi in Piazza Duomo, anche il candidato premier del centrosinistra Pier Luigi Bersani, che ha esordito: “Occorre un piano grande di piccole opere per scuole, ospedali e Comuni, riqualificare il costruito, rilanciare le rinnovabili, avere una grande infrastruttura nel nostro Paese. Il mondo vuole l’Italia, dobbiamo dargliela con dei nuovi prodotti, coi nostri prodotti”.

Bersani ha poi parlato del lavoro, tema principale della sua campagna elettorale, e ha insistito: “In Lombardia si gioca una partita decisiva per il futuro del Paese ed è chiaro che questa non è una novità. Questa è sempre stata la Regione dove è partita una svolta per l’Italia, sia nel male, sia nel bene. Da cui partì il fascismo, partì Tangentopoli, partirono berlusconismo e leghismo, ma da qui partì anche, 150 anni fa, la grande stagione dell’emancipazione e del riformismo, qui fu il punto cruciale della lotta di Liberazione, qui fu il motore della ricostruzione e del boom economico, qui ci furono anche i morti della grande stagione del terrorismo, fino a Giorgio Ambrosoli, il grande eroe borghese che vorrei ricordare”.

Ha quindi concluso Bersani: “Da qui partirà la svolta, noi chiuderemo questa fase e gireremo una pagina ventennale, in Lombardia e dalla Lombardia, per l’Italia. Da questa piazza noi tireremo fuori dal buio il nostro Paese e tra sette giorni un arcobaleno colorerà il bel cielo della Lombardia e dell’Italia. Un ultimo sforzo: lo smacchiamo il giaguaro”.

 

Redazione online