Napoli: alla mensa occupata arriva lo chef

mensa(Denis Doyle/Getty Images)

 

 

Va ormai avanti da mesi l’occupazione, a Napoli, di una mensa universitaria che il collettivo “Studenti Federico II” gestisce ormai da tempo, offrendo a prezzi popolarissimi primi e secondi piatti caldi. La mensa in questione era stata chiusa una prima volta nel 2000, dopo un intervento di ristrutturazione costato circa 4 milioni di euro, e avrebbe dovuto riaprire nel 2006, cosa mai avvenuta.

Così, via Mezzocannone, dove ha sede la mensa universitaria popolare, è da mesi meta di moltissimi studenti e non attratti dalla possibilità di risparmiare, ma non solo. Perché può capitare, come avvenuto oggi, che gli attivisti del collettivo che autogestisce quelli spazi invitino a cucinare chef di prestigio, come quello del famoso convento di Cetara, Pasquale Torrente, star di Eataly a Roma, che ha oggi sfornato, per gli studenti accorsi, lasagne e pizze fritte. Il tutto, ovviamente, al prezzo “politico” di tre euro.

Ma i problemi nella gestione restano: l’Adisu sostiene infatti che, nonostante i lavori di ristrutturazione e gli chef passati in questi mesi che affermano il contrario, manca l’agibilità e alcune strutture risultano fatiscenti. La promessa, di fronte a un movimento di persone che hanno dimostrato di saper gestire molto bene quelli spazi, è che verrebbe trovata una sede alternativa, intanto la mensa continua a distribuire pasti caldi, in media cento al giorno per tre giorni a settimane, non solo agli universitari, ma a chiunque voglia usufruire del servizio.

 

Redazione online