
Negli Stati Uniti i cittadini e gli organi di stampa si sono svegliati oggi mentre in Italia la situazione elettorale si stava delineando nella sua caoticità. I primi articoli delle testate statunitensi sono quindi indicativi. IL New York Times online titola: Il voto diviso manda un grande e chiaro messaggio in Italia: no all’austerity. Il quotidiano della Grande Mela si è focalizzato sull’insoddisfazione dei cittadini italiani nei confronti delle politiche europee condotte dall’Unione e dalla Bce. Ma “il paese è troppo grande per poter fallire” e ora, secondo i giornalisti newyorkesi pagherebbe lo scotto per un sistema politico strutturalmente malato.
Oltre alle analisi prettamente politiche, il New York Times si è concentrato molto, come c’era da attendersi, sulle conseguenze che il voto in Italia ha avuto sui mercati: il mondo finanziario timoroso e il Dow Jones che precipita di oltre 200 punti.
Per il Washington Post, è Silvio Berlusconi il vero vincitore di queste elezioni. Titola infatti la grande testata statunitense: “Berlusconi ravviva la carriera politica in un’elezione italiana caotica”.
Ma anche in Israele i commenti non sono mancati e si tratta di commenti particolarmente duri. La testata Yediot Ahronot si è lanciata in un’invettiva contro il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, uno schieramento ritenuto pericoloso perché fortemente anti-europeista e, dal punto di vista israeliano, per le posizioni anti-israeliane del comico genovese. Dal canto suo Haaretz dice “L’Italia ha molto da perdere se volterà le spalle all’Euro e all’Unione europea. I leader di Spagna e Francia hanno imparato in fretta, dopo la loro elezione, che il vento in Europa spira in una direzione molto precisa. Chi non si piega rischia di spezzarsi”.
Redazione online