Bersani lancia la sua proposta di governo

Pier Luigi Bersani (Foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Il leader del Pd, Pier Luigi Bersani avanza nuovamente una proposta di governo. In un’intervista al quotidiano Repubblica, Bersani annuncia un programma in otto punti con cui si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia “a chi ci sta”. Il candidato premier del centrosinistra propone “un governo di cambiamento che mi assumo la responsabilità di guidare“, con “sette-otto punti qualificanti”, che “proporrò mercoledì prossimo alla direzione del Pd e poi al Capo dello Stato”, quindi al Parlamento per il voto di fiducia.

Per quanto la proposta sia aperta a tutte le forze politiche, “a chi ci sta”, è per lo più tarata sulle richieste del Movimento 5 Stelle. Tra i punti in agenda, Bersani ha indicato: “Voglio che il prossimo governo ponga una questione dirimente, di cui ho parlato al telefono con Hollande: l’austerità da sola ci porta al disastro. In sede europea, tutti devono mettersi in testa che il rientro dal debito e dal deficit è un tema va spostato nel medio periodo: ora c’è un’altra urgenza assoluta, il lavoro. Il secondo tema è quello sociale. Il disagio è troppo forte, i comuni devono poter aprire sportelli di sostegno, bisogna sbloccare subito i pagamenti della P.A. alle imprese e introdurre sistemi universalistici negli ammortizzatori sociali. Il terzo tema è la democrazia. Il nuovo governo, immediatamente, deve dimezzare il numero dei parlamentari, abbattere gli stipendi al livello di quelli dei sindaci, varare leggi che regolino la vita dei partiti e non solo per i finanziamenti. Che inaspriscano drasticamente le norme anti-corruzione e che regolino finalmente i conflitti di interessi. Ciascuno di questi punti si tradurrà in uno specifico disegno di legge – ha spiegato il leader del Pd -. Che giorno dopo giorno farò pubblicare in rete già da giovedì mattina. Questo mi offrirà la gradevole opportunità di rilanciare anche qualche vecchia idea, come la creazione di un ministero per lo Sviluppo Sostenibile, visto che l’economia verde deve essere il cuore del governo che ho in testa”.

bersani ha inoltre definitivamente respinto qualunque ipotesi di “governissimo” tra Pd e Pdl. “L’ipotesi delle larghe intese non esiste e non esisterà mai”, ha affermato Brersani. Berlusconi “di occasioni per dimostrarsi responsabile ne ha avute e le ha sprecate tutte”, ha aggiunto.

Redazione

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