Respinta istanza di revoca dell’arresto, Nicola Cosentino andrà in carcere

Nicola Cosentino (Getty Images)

L’ex sottosegretario del governo Berlusoni, Nicola Cosentino, andrà in carcere al termine del proprio mandato. La certezza è arrivata oggi, dopo che il collegio di giudici presso il quale si sta celebrando il processo a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa, presieduto da Giampaolo Guglielmo, ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati di Cosentino, Stefano Montone e Agostino De Caro.

Gli stessi avvocati avevano inoltrato una analoga richiesta di revoca, riguardante un diverso procedimento in cui Cosentino è imputato per il finanziamento di un centro commerciale di Casal di Principe, della quale non è ancora noto l’esito. Le motivazioni verranno rese note giovedì. Intanto, il processo Eco4, nel quale il parlamentare pidiellino è imputato per aver smaltito rifiuti tossici, oggi è proseguito con il lungo interrogatorio al pentito Luigi Diana.

Il coinvolgimento di Cosentino in questo processo si basa sulle dichiarazioni del pentito Gaetano Vassallo, che avrebbe confessato di aver agito “per conto della famiglia Bidognetti quale loro referente nel controllo della società Eco4 gestita dai fratelli Orsi. Ai fratelli Orsi era stata fissata una tangente mensile di 50 mila euro. Posso dire che la società Eco4 era controllata dall’onorevole Nicola Cosentino e anche l’onorevole Mario Landolfi (AN) vi aveva svariati interessi. Presenziai personalmente alla consegna di 50 mila euro in contanti da parte di Sergio Orsi a Cosentino, incontro avvenuto a casa di quest’ultimo a Casal di Principe. Ricordo che Cosentino ebbe a ricevere la somma in una busta gialla e Sergio mi informò del suo contenuto”.

 

Redazione online